Quattro Ristoranti, la rivelazione del ristoratore: “Sono stato costretto a farlo”

Uno dei ristoratori che ha partecipato a Quattro Ristoranti di Alessandro Borghese ha rivelato cosa è successo dopo il programma.

In un palinsesto televisivo ricco di programmi di cucina e sulla cucina, Quattro Ristoranti di Alessandro Borghese ha offerto una variazione sul tema molto gradita al pubblico. Come sapranno bene quelli che seguono la trasmissione in onda su Tv8, in ogni puntata viene scelto il miglior ristorante di una data specialità culinaria di una città specifica. In base al tema della puntata, vengono scelti quattro ristoratori, i quali dovranno offrire il pranzo o la cena ai concorrenti e al conduttore/giudice del programma. Durante le visite nei locali, gli altri ristoratori sono chiamati a votare la location, il servizio e la qualità del cibo. Questi voti si andranno a sommare alla fine a quelli di Borghese, il quale avrà la possibilità di ribaltare o conferare la classifica parziale con i propri giudizi.

Il ristoratore che vince la puntata di Quattro Ristoranti riceve un premio in denaro di 5.000 euro da spendere per migliorare la propria offerta, il proprio ristorante o semplicemente per qualsiasi cosa gli serva. Chiunque segua il programma si chiede cosa succede dietro le quinte, ma soprattutto qual è l’effetto che ha sul ristorante la pubblicità offerta dal programma televisivo. Ad offrire la risposta a questa curiosità è stato proprio un ex concorrente del seguitissimo programma Sky: Marcantonio Michele Sagramosa.

Quattro Ristoranti, cosa succede dopo la messa in onda della puntata? La testimonianza del ristoratore

Chi segue la trasmissione probabilmente sa che Marcantonio Michele Sagramosa non è stato un concorrente qualsiasi della trasmissione, ma che si è trattato di uno di quelli in grado di mettere d’accordo tutti con la location, il servizio e la qualità dei piatti presentati. Solitamente, infatti, i ristoratori giocano d’astuzia e cercano il proverbiale pelo nell’uovo per mettere in difficoltà o abbassare le possibilità di vittoria di quello che ritengono il concorrente più pericoloso. Questa componente strategica e l’ambizione di vittoria dei concorrenti è alla base del successo della trasmissione e per evitare che alla fine vinca qualcuno che ha lavorato meglio di strategia, ma che non merita il premio, il format è stato impostato in modo tale che Borghese possa avere sempre l’ultima parola.

In questo caso, però, Sagramosa ha messo d’accordo tutti e si trovava in testa alla classifica anche prima dell’intervento di Borghese. Gli altri ristoratori sono rimasti piacevolmente colpiti dal lavoro svolto dal collega e lo hanno voluto premiare. D’accordo con loro anche il padrone di casa, il quale ha confermato il verdetto assegnando vittoria, titolo e premio in denaro al titolare del ‘Cedrare di Illasi’. La puntata è andata in onda lo scorso 2 gennaio e c’è stato tempo affinché la pubblicità ricevuta dal programma facesse effetto.

Invitato da Giletti a ‘L’Arena’ qualche mese dopo la vittoria e la messa in onda della puntata, Sagramosa ha rivelato a Giletti che l’effetto pubblicitario è stato al di là di ogni aspettativa. L’aumento della clientela è stato tale da costringerlo a mandare via 200 clienti al giorno. Il ristoratore ha anche rivelato che ci sono state persone che hanno affrontato dei lunghi viaggi solo per poter provare le pietanze servite nel suo ristorante. Insomma il premio in denaro è solo una minima parte del vantaggio che i ristoratori ottengono con la partecipazione al programma, visto che la visibilità fa incrementare notevolmente il giro d’affari e quindi anche il guadagno.

Sagramosa ha rivelato inoltre che l’organizzazione è impeccabile e che lui ha solo parole di elogio per la trasmissione e per chi la gestisce. Infine il ristoratore a rivelato che la produzione si occupa pure di rimborsare le eventuali perdite per la partecipazione al programma: “L’organizzazione è seria. Ti versa subito 400 euro per coprire in parte le perdite del ristorante, visto che per realizzare la puntata ti tocca chiuderlo per un giorno”.