Forse nessuno lo direbbe, ma dietro alla contagiosa allegria di Luca Laurenti, da decenni tra i protagonisti della tv di intrattenimento nazionale, c’è un passato difficile e traumatico. Ecco come è riuscito a superarlo.
Alzi la mano chi non conosce Luca Laurenti e non si è fatto almeno una volta contagiare dalla sua irresistibile simpatia. Il noto volto del mondo della televisione e dello spettacolo, storico braccio destro di Paolo Bonolis, è riuscito a entrare nel cuore dei telespettatori con talento, professionalità e soprattutto tanta ironia. I due hanno iniziato il loro percorso di collaborazione nell’ormai lontano 1991 e sono oggi una delle coppie più longeve della televisione italiana. Ma dietro alle luci della ribalta ci sono tante insospettabili ombre…
La paure segrete di Luca Laurenti
Apprezzato sia come musicista e sia come comico, negli ultimi tempi Luca Laurenti ha superato se stesso nelle vesti di conduttore di Avanti un altro, sempre al fianco di Bonolis, conduttore. La sua spettacolare risata e quelle domande formulate come solo lui sa fare mandano in visibilio i telespettatori. E verrebbe da pensare che per fare sfoggio di tanta inesauribile allegria si debba avere una vita privata tutta relax, rose e fiori: privilegio oggettivamente di pochi. Ma non è così.
Come lui stesso ha raccontato a suo tempo, Luca Laurenti ha alle spalle un passato tutt’altro che facile. Un passato fatto di fobie, traumi, complessi, paure che, però, col tempo e tanto coraggio misto a determinazione, è riuscito a superato. “Ero terrorizzato però ho capito che se hai paura di una cosa, devi farla – ha spiegato – . Dopo un po’ di volte ti passerà”. Sì, il Maestro ha saputo disinnescare tutte le cariche negative per crescere – lato sensu – sia personalmente che professionalmente. Molte volte lo vediamo tuttora impappinarsi con le parole, certo; ma lui è capace di creare anche da lì dei momenti molto divertenti.
C’è da dire il lavoro fatto da Luca Laurenti su se stesso è stato enorme. Come lui stesso ha spiegato, c’è voluto del tempo per realizzare che l’essere balbuziente derivava dalla sua timidezza, “da una porta che non si apre”, come dice lui. Il suo limite più grosso e la fonte di maggiore sofferenza per lui era l’agorafobia: la paura di situazioni in cui non si può fuggire e né ricevere aiuto in caso di emergenza. Anche quando usciva, per dire, camminava rasente i muri in preda al terrore. Acqua passata, per fortuna, grazie alla sua forza di volontà ma anche all’aiuto di sua moglie Raffaella e dell’amico Paolo Bonolis.
“È stato Bonolis a presentarmi Raffaella Ferrari, la donna della mia vita… – ha confessato Luca Laurenti -. Con Raffaella me ‘so risolto. Mi ha fatto uscire da ‘na mezza depressione, mi ha dato l’equilibrio. Lei è l’elemento quadrato, terreno della coppia”. Paolo Bonolis, dal canto suo, non ha mai nascosto l’affetto che nutre per Luca, lo stima come amico e come compagno di lavoro e la loro intesa è palpabile anche agli occhi dei telespettatori che premiano la loro unione professionale ogni giorno. Oggi, insomma, Laurenti è un uomo diverso, un mattatore di razza della televisione italiana che piace a (quasi) tutti e viene seguito quotidianamente da milioni di persone. E la cui esperienza può servire da monito per tutti coloro – non sono pochi – che vivono quello che ha passato lui.
