Riconoscete il bambino nella foto? Crescendo è diventato uno dei calciatori più forti al mondo e adesso è uno degli allenatori più pagati.
Se nasci in Italia, con buone probabilità da bambino ti appassioni al calcio e cominci a giocare sotto casa con i figli dei vicini. Dai primi calci ad un pallone si passa alle prime partitelle con le porte contrassegnate da due sassi che sostituiscono i pali, quindi cominciano le partite alla “tedesca”, o “Quindici” in base a dove lo si faccia, che servono ad affinare la qualità tecnica nel palleggio e nelle conclusioni verso la porta. Quando si è un po’ più grandi si porta quelle nozioni imparate in strada su un campo da calcio, in qualche formazione giovanile della zona. Ecco l’esperienza di tantissimi si ferma a questo step, poiché nessun talent scout ha notato il vostro talento o scommesso sulle vostre potenzialità.
Il bambino in questa foto era uno dei tanti che aveva cominciato dai palleggi in strada ed era finito a giocare per una squadretta di quartiere, il suo talento però era fuori dal comune ed è stato notato immediatamente. A crescerlo è stato il Brescia, squadra con la quale ha esordito in Serie A a soli 16 anni e 2 giorni. Dopo quella prima partita è rimasto aggregato alla rosa della prima squadra, ma ha dovuto aspettare un anno e mezzo prima di rimettere piede in campo in una partita di Serie B. Era la stagione 1996-1997, il ragazzo avrebbe compiuto 18 anni quell’anno e in mezza stagione ha convinto tutti sulle sue qualità immense.
L’anno successivo ha giocato da titolare in Serie A da neo maggiorenne e tutti sono rimasti stupiti dalla classe e dalla naturalezza con la quale questo ragazzino giocava in mezzo ai grandi. Quella prima stagione completa in massima serie è bastata all’Inter per scommettere sul suo talento. La parentesi in nerazzurro, però, non è stata delle più felici. In quell’Inter giocavano tantissimi campioni e lui era relegato al ruolo di comprimario. Inoltre faticava a imporsi come trequartista, la tecnica c’era ma le movenze compassate lo rendevano prevedibile a livelli più alti. L’Inter decise dunque di darlo in prestito nelle successive due stagioni, prima alla Reggina per un intero anno e poi al Brescia, per metà stagione.
Il talento cresciuto nel Brescia sembrava destinato a tradire le enormi aspettative che c’erano su di lui e l’Inter non era più convinta di avere per le mani un potenziale fuoriclasse. Per questa ragione nel calciomercato estivo del 2001 lo scambiò con i cugini del Milan. L’inizio avventura sull’altra sponda di Milano sembrava iniziata nel solco delle precedenti, inoltre i rossoneri faticavano ad imporsi e solo l’arrivo in corsa di Carlo Ancelotti permise al club di raggiungere la Champions. Di questa rimonta per l’europa, il golden boy fu protagonista assoluto, anche perché il nuovo tecnico decise di sfuttare la sua tecnica, la sua precisione nel passaggio e la sua visione di gioco arretrandone il raggio d’azione e schierandolo non più da trequartista bensì da regista di centrocampo.
Riconoscete il bambino nella foto? E’ un campione del mondo ed oggi fa l’allenatore
A questo punto gli appassionati di calcio che hanno vissuto quel periodo storico avranno già capito di chi stiamo parlando. L’incontro con Carlo Ancelotti è stato fondamentale per questo grandissimo calciatore e gli ha permesso di avere una carriera straordinaria, degna dell’enorme potenziale che tutti gli hanno riconosciuto sin dal primo giorno che ha messo piede su un campo da calcio. Ovviamente il bambino nella foto è Andrea Pirlo, centrocampista sublime, dotato di una tecnica individuale sensazionale e di una visione di gioco da fuoriclasse assoluto. Con il Milan ha vinto 2 campionati, una Coppa Italia, una Supercoppa italiana, due Champions League, due Supercoppa Uefa e una Coppa Intercontinentale dal 2001 al 2011. Nel 2006, è stato uno dei protagonisti della vittoria del Mondiale di Germania con l’Italia.
Quando Massimiliano Allegri è giunto sulla panchina del Milan, Andrea è stato relegato a ruolo di comprimario e proprio il tecnico toscano ha dato il suo benestare per la cessione. Passato alla Juventus ha vinto altri 4 campionati 2 Coppa Italia e 2 Supercoppa Italiana. Gli ultimi trofei li ha vinti con Allegri in panchina, ma dopo il primo anno di gestione del tecnico toscano, Andrea si è trasferito negli USA per giocare gli ultimi anni di carriera in un campionato meno competitivo.
La sua carriera da allenatore è cominciata nelle giovanili della Juventus, dove ha mostrato subito di avere un’idea di calcio moderna e vincente. Nel 2020 ha fatto grandi risultati con la squadra Primavera e nella stagione 2020-2021 è stato scelto dalla dirigenza come tecnico della prima squadra. Nonostante dei risultati altalenanti in campionato e l’eliminazione agli ottavi di Champions, Pirlo ha vinto la Supercoppa Italiana e la Coppa Italia ed è riuscito a raggiungere la qualificazione in Champions League all’ultima giornata utile. Risultati discreti per un primo anno (migliori di quelli di Allegri negli ultimi due anni), specialmente considerando il crescendo di risultati del finale di stagione, ma non sufficienti per la riconferma.
In questa stagione è tornato ad allenare dopo un anno di pausa. Andrea è l’allenatore del Fatih Karagümrük, squadra che milita nella Super Leauge turca. L’inizio stagione non è stato dei migliori ed il suo club veleggia a metà classifica. Bisogna comunque considerare che si tratta di una squadra di seconda fascia che ha partecipato solamente sette volte al campionato di serie A turco e che dunque ha come obbiettivo una salvezza tranquilla. Ottenere la permanenza in Super League sarebbe utile per costruire un progetto più ambizioso che punti alla qualificazione in Europa, oltre che una buona esperienza per un allenatore giovane e talentuoso.