Emerge un nuovo inquietante retroscena sulla morte di Lando Buzzanca, il noto attore teatrale, cinematografico e televisivo mancato lo scorso 18 dicembre.
All’indomani dei funerali di Lando Buzzanca scoppia un nuovo polverone. Francesca Della Valle, compagna dell’attore morto a Roma 4 giorni fa a 87 anni, ha consegnato una serie di documenti “scottanti” all’associazione Labirinto 14 luglio, un ente da lei stessa fondato allo scopo di tutelare i soggetti più fragili dall’errata applicazione della legge 604, quella sull’amministratore di sostegno. Le carte sono ora al vaglio dell’avvocata penalista Maria Rosa Dursi e dell’ex giudice tutelare Claudio Reale. Vediamo nei dettagli le ultime novità.
Come riporta l’edizione romana del quotidiano Repubblica, la verità sulla morte di Landi Buzzanca è ancora tutta da scrivere: si potrebbe configurare l’ipotesi di omicidio con dolo eventuale. L’attore palermitano, come detto, è deceduto il 18 dicembre scorso. Sono due, secondo Francesca Della Valle, i punti critici su cui si stanno concentrando gli esperti della sua associazione.
Innanzitutto, Buzzanca avrebbe voluto lasciare la residenza sanitaria assistita. La permanenza nella struttura è stata decisa dall’amministratore di sostegno, il quale, secondo questa chiave di lettura, non avrebbe così rispettato l’articolo 410 del Codice Civile, dove si prescrive che lo stesso amministratore abbia riguardo “di bisogni e aspirazioni del beneficiario”. Inoltre, “è risaputo che l’anziano fuori dal proprio ambiente quotidiano decade, perciò chi ha deciso di ricollocarlo era a conoscenza del rischio di morte o dell’accelerazione di questo processo”. Per tali motivi, secondo Reale “si potrebbe anche configurare l’ipotesi di omicidio con dolo eventuale”.
Il secondo nodo cruciale riguarda la vendita della residenza dell’attore a Roma in nuda proprietà con usufrutto e della tenuta di Amelia. Alla suddetta associazione risulta che la vendita dell’immobile sito a ponte Milvio sia avvenuta prima della richiesta della perizia per riportare Buzzanca a casa. Il notaio, fa notare ancora Reale, “non si è accertato della volontà di Lando Buzzanca di vendere”, venendo pertanto meno al “suo compito di controllo della funzione di legalità”. Oltretutto, stando così le cose, Francesca Della Valle non ha potuto ereditare parte dei beni di Buzzanca.
Ma il figlio dell’attore, Massimiliano, respinge ogni accusa al mittente: “Non ricordo quando è stato fatto il rogito – dichiara -. La scelta di vendere gli immobili è stata presa dal giudice tutelare per sanare dei debiti che mio padre, non sappiamo come, ha maturato all’incirca negli ultimi 5 anni. Davvero qualcuno pensa che sia piacevole per me e per mio fratello Mario vendere la casa dove siamo cresciuti? Non ci siamo intascati i soldi, oltre ai debiti quei fondi sono stati utilizzati per fare in modo che papà potesse mantenersi fino all’ultimo”. E conclude: “Una sentenza dice che Francesca Della Valle non è mai stata la compagna di mio padre, non è niente per noi. Io non devo giustificarmi con chi vuole utilizzare la questa storia per suoi fini e interessi personali. Quali, non lo so. Lo scoprirò molto presto”. Dopo il lutto, la contesa: e questo è solo l’inizio…
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