La notizia della morte di Sinisa Mihajlovic ha colpito tutta Italia e sono già numerosi i messagi di cordoglio giunti per la famiglia. Manca ancora all’appello quello del grande amico Zlatan Ibrahimovic, un silenzio che fa molto rumore.
Non è facile immaginare cosa si possa provare nell’apprendere che un amico fraterno è scomparso, che dopo anni passati insieme a condividere tutto non avrai più la possibilità di parlare con lui. La notizia della morte di Sinisa Mihajlovic, grandissimo calciatore e allenatore, è ormai arrivata da diverse ore, tramite un comunicato della famiglia nel quale si legge tutto il dolore che i familiari stanno provando in questo momento complicato.
La stampa ha già tributato il proprio omaggio a quello che è stato un grande protagonista del campionato di serie A nella doppia veste di giocatore e allenatore, ma anche all’uomo. Sinisa non era una persona che passava inosservata, aveva un carattere forte, a volte spigoloso, una grande caparbietà, ma soprattutto era sincero, diceva tutto ciò che pensava senza timore che questo potesse generare polemiche o fare arrabbiare qualcuno. Una caristica, questa sua brutale sincerità, che lo ha fatto apprezzare da tanti, sia che fossero compagni di squadra sia che fossero avversari.
Morte Mihajlovic, i messaggi di cordoglio dal mondo del calcio
I primi messaggi di cordoglio sono giunti dalle società per le quali Sinisa ha giocato in A. Prima quello della Lazio, nel quale si legge: “La S.S. Lazio piange la scomparsa di Sinisa Mihajlovic: un grande laziale, un guerriero in campo e nella vita. Il suo coraggio sul terreno di gioco è stato secondo solo a quello dimostrato di fronte a una grave malattia, che mai ne ha fiaccato lo spirito e la tempra. Di questo combattente dal grande cuore resterà una traccia indelebile nella storia della Lazio, non solo per essere stato Campione d’Italia, ma per il messaggio di speranza di fronte alle difficoltà che ha saputo rappresentare fino all’ultimo momento della sua vita”.
Emblematica la foto postata dalla Sampdoria, club in cui ha giocato e allenato, accanto alla quale si legge un semplice ma significativo: “Ciao Sinisa”. Quindi è arrivato anche il messaggio dell’Inter, nel quale si legge: “Non si è mai pronti a salutare un compagno di viaggio. Sembra che il tempo sia stato troppo poco, già svanito, solo un ricordo. Salutare per sempre Sinisa Mihajlovic è difficile per tante ragioni. È doloroso, ingiusto, profondamente malinconico”.
Anche alcuni calciatori hanno già espresso il profondo cordoglio che provano in questo momento. Franco Baresi, ad esempio, che in campo è stato sempre suo rivale, ha scritto: “Ciao guerriero, hai lottato a testa alta fino alla fine, uomo vero”. Quindi sono giunte le parole di Adriano Galliani che si dice sconvolto per la perdita di un grande figura del calcio mondiale e quelle di Silvio Berlusconi: “Sinisa Mihajlović è stato un grande calciatore ed un allenatore di grande capacità, serietà e talento. Impegnandosi col mio Milan, prima ancora che un professionista esemplare, si è fatto apprezzare e ammirare come uomo. È stato poi assalito da una malattia spietata ma lui ha sempre lavorato, ha sempre sorriso, ha sempre manifestato una grande voglia di vivere. Davvero un uomo, un professionista raro! Ci mancherà, mancherà a tutti“.
Zlatan non ha ancora scritto nulla per l’amico scomparso
Al momento non è ancora giunto un messaggio pubblico di Zlatan Ibrahimovic sulla grave perdita. Come sapranno bene gli appassionati di calcio i due sono stati compagni di squadra all’Inter e insieme hanno passato alcune delle loro migliori stagioni da calciatori. In quegli anni si è creato un rapporto di amicizia vero e intenso, che è durato nel tempo anche se le loro strade si sono separate per via di diverse scelte professionali. Quando il calciatore svedese voleva tornare a giocare in Europa, Sinisa Mihajlovic è stato il primo ad aprirgli le porte e a chiamarlo per giocare nel suo Bologna.
Quella volta Zlatan aveva ringraziato l’amico per l’offerta e per la stima, ma ha deciso di tornare al Milan, convinto di poter tornare a vincere un trofeo con la maglia del diavolo. Ovviamente nessun fastidio per quella decisione (come dimostrato dal siparietto portato sul palco dell’Ariston nel 2021), tra loro è rimasto un grandissimo rapporto, coltivato fuori dal campo. Il fatto che il calciatore rossonero non abbia ancora scritto nulla indica quanto forte e profondo sia il dolore che sta vivendo in questo momento. Per lui il 2022 sarà un anno triste da ricordare nonostante lo scudetto vinto, poiché prima ha dovuto dire addio al procuratore e amico Mino Raiola e ora anche al compagno di tante battaglie Sinisa. Siamo certi che quando si sentirà pronto farà sentire anche la sua voce e le sue parole, come sempre, non saranno né banali né di circostanza.