La buona notizia che molti contribuenti aspettavano è finalmente arrivata: il Bonus ristrutturazione è stato confermato anche per il 2023. Ma con alcune importanti novità: vediamole insieme.
Tutti coloro che hanno intenzione di rimettere a nuovo la propria abitazione nel corso dell’anno nuovo, ormai alle porte, possono finalmente tirare un sospiro di sollievo: il Bonus ristrutturazione è stato confermato anche per i prossimi due anni. La proroga del provvedimento è stata ufficializzata con la pubblicazione, da parte dell’Agenzia delle Entrate, della guida aggiornata rispetto alle indicazioni dell’ultima Legge di bilancio. Quali sono le novità, e come usufruirne?
La guida al Bonus ristrutturazione 2023
Nel dettaglio, è stata confermata la detrazione del 50% delle spese sostenute per lavori legati alla ristrutturazione di immobili e abitazioni unifamiliari per un tetto massimo di spesa pari a 96.000 euro per ogni unità immobiliare, detrazione che può essere ripartita fino ad un massimo di 10 quote di importo uguale, così come restano in vigore il taglio dell’Iva al 10% e la detrazione del 19% per i mutui stipulati a tale scopo. In alternativa è sempre possibile scegliere la cessione del credito o lo sconto in fattura, secondo quanto previsto dal decreto n.34/2020. Fermo restando che tutti gli interventi di manutenzione ordinaria sono esclusi dal provvedimento.
Come usufruire delle agevolazioni previste? Innanzitutto, al momento della presentazione della denuncia dei redditi è necessario indicare i dati catastali dell’immobile oggetto dei lavori tenendo presente che, nel caso siano effettuati anche interventi di riqualificazione energetica, occorre comunicare la fine degli interventi all’Enea. La scadenza per le eventuali richieste è fissata al 31 dicembre 2024, mentre per la detrazione aggiuntiva del 75% per la rimozione delle barriere architettoniche il termine previsto è il prossimo 31 dicembre.
Tutti i numeri del Bonus ristrutturazione
Il Bonus ristrutturazione è secondo bonus preferito dagli italiani dopo il Superbonus. Come detto, è stata riconfermata la detrazione Irpef del 50% relativamente alle spese sostenute per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio pagati fino al 31 dicembre 2024. Per le somme versate dal 1° gennaio 2025, invece, si applicherà la detrazione prevista per il Bonus ristrutturazione ordinario, come stabilito dal all’art. 16, comma 1 del decreto Legge n. 63 del 2013. Da gennaio 2025 la detrazione di ridurrà dunque al 36% e l’importo massimo detraibile sarà pari a 48mila euro per ogni unità immobiliare.
Vale la pena di ricordare il Bonus ristrutturazione in oggetto può essere utilizzato più volte fino alla concorrenza dei 96.000 euro di importo massimo. Più precisamente, l’incentivo non può essere richiesto più volte sul medesimo lavoro, ma la ristrutturazione può interessare le pertinenze (per esempio un garage) dell’unità immobiliare già oggetto di intervento. Ribadiamo inoltre che fino al 31 dicembre 2024, oltre alla detrazione del 50%, può essere richiesto in alternativa lo sconto in fattura o la cessione del credito, come stabilito dal Decreto Rilancio n. 34 del 2020.
Anche per il 2023 e 2024 il Bonus ristrutturazione potrà essere richiesto dai seguenti soggetti:
- il proprietario dell’unità immobiliare e il titolare della nuda proprietà;
- quanti godono del diritto reale di godimento sul bene;
- il comodatario o l’inquilino dell’unità immobiliare;
- l’imprenditore individuale, solo nel caso in cui l’immobile è adibito ad abitazione;
- i soci di società semplici e cooperative, e altri soggetti indicati nell’art. 5 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi;
- il familiare convivente del possessore o detentore del bene immobile, il convivente anche se fuori dal matrimonio o parte dell’unione civile, il coniuge separato purché sia intestatario dell’immobile;
- i condomini per i lavori sulle parti comuni di manutenzione ordinaria e straordinaria, risanamento conservativo e restauro/ristrutturazione edilizia, fermi restando i limiti previsti per le persone fisiche (detrazione fino al 50% e 96.000 euro di spesa massima per ogni unità immobiliare), con accesso alla detrazione in base alle quote millesimali di proprietà o agli altri criteri applicabili ai sensi degli artt. 1123 ss. del Codice Civile.
Rammentiamo infine che le spese ammissibili per poter usufruire del Bonus ristrutturazione sono quelle relative a:
- realizzazione di posti auto o garage;
- interventi di bonifica dall’amianto;
- costruzione di scale interne all’edificio;
- costruzione e ristrutturazione di servizi igienici sanitari;
- sostituzione di infissi;
- installazione di ascensori e altri lavori per eliminare barriere architettoniche;
- interventi per migliorare l’efficienza energetica, per es. la realizzazione di un impianto fotovoltaico destinato a produrre energia per l’abitazione.
L’elenco completo delle casistiche è all’art. 3, lettere b, c e d del decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001.