Nuovo annuncio sul bonus psicologo: ecco cosa dovete fare se la vostra richiesta non viene accolta al primo tentativo.
Durante la pandemia, il governo ha lanciato un piano di aiuti per la popolazione che ha cercato di coprire qualsiasi esigenza potesse nascere da una situazione eccezionale come quella che abbiamo vissuto a partire dal febbraio del 2020. Oggi, dopo una campagna vaccinale che ha permesso di ottenere una maggiore copertura dal virus e di dare respiro ai reparti ospedalieri, il Coronavirus è una realtà del nostro quotidiano, ma spaventa sicuramente meno. Proprio in queste settimane, comunque, il governo ha lanciato una campagna di sensibilizzazione sul vaccino, invitando i soggetti più deboli e anche chi volesse ottenere maggiore protezione a sottoporsi alla quarta dose di vaccino, magari aggiungendo a questa anche il vaccino antiinfluenzale per la stagione invernale.
Tra le esigenze emerse, grazie anche ad alcuni studi che hanno evidenziato la correlazione tra il lockdown, la pandemia e l’aumento di disturbi psicologici, c’è stata anche quella di fare ricorso a delle sedute di psicoterapia. Probabilmente il governo ha però sottovalutato questa esigenza, visto che ha stanziato solamente 25 milioni di euro, sufficienti a coprire le dieci sedute solo per 41.657 persone sulle 395.604 che hanno effettuato la richiesta. Un dato che dimostra quanto fosse insufficiente la copertura economica prevista dal bonus psicologo e che ha tagliato fuori la maggior parte di coloro che avevano bisogno di questo sostegno.
Il criterio adottato per l’ammissione delle richieste è stato chiaramente quello economico, come succede per tutti i bonus stanziati in questo periodo. L’Inps ha infatti stilato una graduatoria dei richiedenti, dando priorità a coloro che hanno presentato un Isee più basso e in caso di pari condizioni economiche a coloro i quali hanno presentato prima la domanda. Tutti gli altri si sono visti rigettare la domanda con la seguente dicitura: “La richiesta non è accolta in via provvisoria“.
Una volta scartata la richiesta si potrebbe pensare che il bonus non è stato ottenuto e che non lo si otterrà mai, ma l’aggiunta di “In via provvisoria” lascia qualche speranza a coloro che non sono stati inseriti. Proprio questa pendenza ha fatto chiedere a molti cosa significasse e se ci fosse un modo per ottenere successivamente il bonus psicologo. L’Inps ha chiarito tutto in una circolare datata 9 dicembre, nella quale ha spiegato che non ci sono al momento nuovi fondi per rilasciare il bonus a chi è stato escluso nella prima tornata, ma che c’è comunque la possibilità che qualcuno degli esclusi scali la graduatoria.
Se qualcuno infatti non dovesse usufruire del bonus entro il termine dato – il voucher scadrà il 7 giugno del 2023 – i bonus non usufruiti andranno automaticamente a coloro che si trovano immediatamente dietro in graduatoria. Supponendo dunque che il 50% alla fine decida di non utilizzare il bonus, oltre 20mila tra quelli scartati durante la prima selezione potrebbero avere accesso al bonus. Chiaramente si tratta di una probabilità molto remota e comunque insufficiente a coprire tutte le richieste.
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