Giovani, donne e non solo: sono diverse le categorie di lavoratori che potranno accedere al bonus assunzioni nel 2023. Scopriamo tutti gli incentivi messi in campo dal governo.
Obiettivo lavoro. Il rilancio dell’occupazione è uno dei capisaldi dell’agenda del nuovo governo guidato da Giorgia Meloni, ed è in quest’ottica che l’esecutivo ha messo in campo una serie di bonus assunzioni con la Legge di Bilancio 2023. Stando al Disegno di legge della manovra che proprio ora è al vaglio del Parlamento, si punta a rinforzare misure preesistenti, con proroghe e modifiche per l’anno venturo. Vediamole insieme nei dettagli.
Il testo della Legge di Bilancio proroga per il 2023 gli esoneri contributivi e gli sgravi che interessano giovani, donne, percettori di reddito di cittadinanza e altre categorie di lavoratori svantaggiati o imprenditori in scadenza a fine 2022.
Partiamo dal bonus assunzioni per i giovani under 36: un esonero contributivo integrale (del 100%) destinato ai datori di lavoro privati che assumono giovani fino a 35 anni di età (36 anni non compiuti). L’agevolazione è concessa per le assunzioni a tempo indeterminato e le trasformazioni di contratti a tempo determinato in indeterminato per una durata massima di tre anni (36 mesi) e fino ad un importo di 6.000 euro l’anno, ripartito su base mensile. Stiamo parlando di una proroga “secca” senza modifiche rispetto al bonus assunzioni giovani under 36 del 2022, salvo ripensamenti dell’ultimissima ora.
Passiamo al bonus assunzioni donne svantaggiate, introdotto nel 2021 dalla Legge di Bilancio di quell’anno in favore dei datori di lavoro che assumo donne in determinate condizioni di disagio con contratti a tempo indeterminato e determinato. Si tratta di un esonero contributivo totale fino a un importo massimo di 6 mila euro all’anno per un periodo che va dai 12 ai 18 mesi a seconda del tipo di contratto (a tempo determinato o indeterminato). In virtù della proroga prevista dalla Legge di Bilancio 2023, le assunzioni incentivate potranno avvenire anche dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023.
Inoltre, al fine di promuovere l‘inserimento stabile nel mercato del lavoro dei beneficiari del reddito di cittadinanza, è stato riconfermato nel 2023, con qualche modifica, anche lo sgravio al 100% per i datori di lavoro che assumono percettori del sussidio. La novità è che dal 1° gennaio il bonus varrà solo per chi impiega i percettori di Reddito a tempo indeterminato, sempre con limite massimo di 6.000 euro su base annua.
E’ stato prorogato anche il bonus contributivo per gli imprenditori agricoli under 40, ai quali viene riconosciuto un esonero totale dal versamento dei contributi per l’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti (IVS). Lo sgravio dura per i due anni successivi all’iscrizione alla previdenza che, grazie a tale proroga, potrà avvenire anche entro il 31 dicembre 2023.
Non solo: è stata rinnovata anche la misura “Decontribuzione Sud”, che dopo l’autorizzazione concessa dall’Unione Europea per lo sblocco dei fondi utili (5,7 milioni di euro) potrà essere fruita dalle aziende del Sud per tutto il 2023. Si tratta dell’esonero contributivo del 30% finalizzato a sostenere le imprese dell’Italia Meridionale. Ne beneficeranno i datori di lavoro privati con sede in una delle regioni del Sud. In forse, invece, il rinnovo dell’agevolazione per gli over 50, del bonus assunzioni lavoratori aziende in crisi e del bonus nuove cooperative. Forse ne sapremo di più già nelle prossime ore.
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