Buone notizie dalla Manovra di Governo per gli automobilisti, da gennaio i bolli arretrati verranno cancellati: come funziona la sanatoria.
La Legge di Bilancio 2023 è stata preparata dal Governo Meloni in tempi rapidi, anche perché la maggioranza si è concentrata proprio sulla Manovra come primo atto della sua legislatura. Il testo è stato approvato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in data 29 novembre e al momento si trova al vaglio delle due Camere. Allo stato attuale, dunque, non abbiamo una versione definitiva di quella che sarà la Legge di Bilancio, poiché in sede di approvazione potranno essere chiesti dalle due camere alcuni cambiamenti.
Nella versione attuale, tra le misure che potrebbero fare felici molti italiani c’è anche quella contenuta nell’articolo 46. Questa è relativa ai debiti contratti dal primo gennaio del 2000 sino al 31 dicembre del 2015 con lo Stato. Tra i debiti che lo Stato deve riscuotere tramite l’Agenzia delle Entrate ci sono anche i bolli auto da pagare, dunque questa “Pace Fiscale” riguarda anche gli automobilisti che non sono in regola con il pagamento della tassa automobilistica.
Cosa prevede la “Pace Fiscale” proposta dal Governo
La proposta di legge contenuta nella manovra prevede la cancellazione di tutti quei debiti contratti nel corso del quindicennio con lo stato che non superino i mille euro. Chiaramente ciascun bollo auto evaso viene inviato tramite cartella esattoriale dell’Agenzia delle Entrate e ognuno di questi è un debito separato. Se dunque un cittadino si trova a dover pagare anche quindici bolli da 400 euro, dunque 6000 euro in totale, il debito verrebbe sanato poiché singolarmente inferiore ai 1000 euro.
Per quanto riguarda i debiti superiori ai mille euro e quelli contratti dal 2016 in poi (dunque anche i bolli auto da quella data in poi), c’è la possibilità di effettuare la rottamazione e dunque il pagamento rateizzato fino ad un massimo di 18 rate da estinguere entro la fine del 2027. Chi decide di mettersi in regola tramite rottamazione, riceverà anche uno sconto su quelli che sono i debiti da saldare con l’Agenzia delle Entrate. Attualmente non è noto a quanto ammonti lo sconto ed in ogni caso i dettagli potrebbero essere cambiati prima dell’approvazione definitiva delle Camere e la conseguente pubblicazione della Manovra sulla Gazzetta Ufficiale.
La sanatoria cancella il fermo amministrativo delle auto
Come saprà bene chi si è trovato nella difficile condizione di non poter pagare il bollo auto per molti anni, l’Agenzia delle entrate può applicare il fermo amministrativo alla vettura o al motociclo la cui tassa di possesso non è stata pagata. Il fermo amministrativo consiste nell’impossibilità di usufruire del mezzo di vostra proprietà per la circolazione stradale e viene tolto solo quando il debito con il fisco viene saldato. Il fermo prevede anche l’impossibilità per il proprietario di rottamare o vendere l’auto. Due azioni che esenterebbero il proprietario del mezzo dal pagamento dei successivi bolli.
Questo significa che se le vostre vetture sono soggette a fermo amministrativo per non aver potuto pagare la tassa di possesso dal 2000 al 2015, la sanzione amministrativa verrà revocata a partire dal 31 gennaio 2023, ovvero la data in cui i debiti contratti in quel periodo verranno sanati. Una volta sbloccata la situazione debitoria, sarete liberi di vendere o rottamare la vostra automobile. Discorso differente per chi accede alla rottamazione per i bolli non pagati dal 2016 in poi. La rottamazione permette al proprietario di utilizzare il mezzo, ma non di venderlo o rottamarlo finché non sarà stata pagata anche l’ultima rata.