Il prossimo anno verranno messi a disposizione 70mila posti di lavoro per docenti di ogni livello: quando si svolgeranno i concorsi?
Dopo lo scoppio della pandemia di Covid, l’Unione Europea ha stanziato dei fondi per ciascun Paese membro. L’Italia, una delle Nazioni maggiormente colpite dalla pandemia, ha ricevuto una somma ingente che va suddivisa su vari interventi di miglioramento previsti dal PNRR (Piano nazionale di ripartenza e resilianza) stabilito dal governo Conte bis e approvato proprio dall’UE. Tra i vari interventi previsti dal piano di ripartenza c’era anche il rafforzamento del personale scolastico e l’assunzione di migliaia di docenti da suddividere su tutto il territorio nazionale e ad ogni livello di istruzione.
Nel 2022 sono stati effettuati alcuni concorsi, in seguito ai quali sono state determinate diverse assunzioni, però l’uscita dei bandi ha subito dei ritardi e il piano di inserimento dei docenti al momento è in ritardo rispetto alle richieste dell’Unione Europea. Per questa ragione il governo Meloni ha inserito nella nuova legge di bilancio un finanziamento di 150 milioni di euro allo scopo di istituire bandi per l’assunzione di 70mila docenti. Dieci milioni sono stati stanziati per aumentare il personale scolastico impegnato nella gestione dei bandi stessi.
Per il momento sono state stabilite solamente le linee guida e i finanziamenti da distribuire per sostenere gli oneri dei concorsi e per l’assunzione del personale utile a gestirli e organizzarli. Le assunzioni verranno fatte seguendo il nuovo sistema di inserimento che è stato introdotto dalla riforma del reclutamento docenti. Stando a quanto stabilito dal PNRR, le assunzioni andranno concluse entro e non oltre il dicembre del 2024, un obbiettivo che, visti i ritardi di questo primo biennio di assunzioni, sembra davvero difficile da raggiungere.
A sottolineare le difficoltà dell’Italia nel completare il processo di assunzioni previsto dal PNRR è stato il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, il quale ha anche dichiarato che l’intenzione del governo è quella di chiedere una proporga all’Unione Europea per poter completare il processo senza dover affrettare il processo di selezione e rispettando i metodi di reclutamento previsti. Basti pensare che al momento manca anche il DPCM con il quale verranno stabilite le regole per la formazione e l’abilitazione dei docenti che hanno superato i concorsi più recenti, il che significa che la riforma sul reclutamento degli insegnanti non è ancora completa.
Data la situazione, al momento è difficile stabilire quando verranno pubblicati i prossimi bandi di concorso e quando dunque si terranno i primi concorsi per l’assunzione di insegnanti del 2023. L’unico modo per rimanere aggiornati e sapere in tempo quando si terranno i concorsi è visitare la pagina web del sito del Miur dedicata proprio alle assunzioni dei docenti.
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