Dopo l’esultanza incontenibile a Lusail, la tifosa argentina che ha sfoggiato un topless per celebrare il mondiale ha rischiato l’arresto.
Sono passati 16 anni da quando abbiamo vinto l’ultimo mondiale, ma ancora oggi ricordo come fosse ieri quella sera di luglio del 2006. Quando Fabio Grosso, terzino di buona qualità ma di certo non all’altezza di quel Paolo Maldini che l’aveva preceduto, ha messo a segno il rigore della vittoria sulla Francia (vittima ricorrente delle finali dai dischetti) la gioia è stata incontenibile. Anche chi non aveva mai visto una partita di calcio in vita sua ha esultato come il più irriducibile dei tifosi, gli estranei sono diventati improvvisamente amici e chiunque incrociassi per strada, sia a piedi sia con l’auto, sentiva l’esigenza (condivisa da parte mia) di celebrare insieme a me quello che di fatto era un risultato storico.
Ricordandomi quanto provato in quel frangente – e sinceramente simpatizzando per l’Argentina (anche per storica avversione contro la Francia) – ho compreso appieno la gioia provata da tutti i tifosi presenti nello stadio della finale e persino quella provata dalla gente che da ogni parte del mondo ha seguito a casa o in piazza la finale, i quali, dopo aver sofferto per quasi due ore, hanno potuto finalmente scacciare via le paure, la tensione e dare libero sfogo alla felicità di essere diventati in qualche modo parte di un momento che rimarrà nella storia del loro Paese, ma anche in quella del calcio mondiale.
Per lo stesso identico motivo non ho fatto minimamente caso, né giudicato troppo severamente, il gestaccio di Emiliano Martinez quando ha ricevuto il premio come miglior portiere del mondiale e non mi ha impressionato nemmeno il fatto che una delle tifose argentine sugli spalti abbia deciso di togliere la maglietta e festeggiare in topless (in realtà più d’una, ma solo una ha catalizzato l’attenzione dei media). D’altronde una simile esultanza dalle sue parti non è nemmeno così insolita, ed in ogni caso è stato un modo come un altro per fare fuoriuscire tutta quella felicità di cui sopra.
Come sempre accade quando la nudità viene mostrata in diretta televisiva, figuriamoci in un simile contesto d’interesse planetario, il seno della bella ragazza sudamericana ha fatto notizia ed è diventato di tendenza al pari della vittoria bellissima di Leo Messi e della sua Argentina. Il motivo di questa diffusione planetaria dell’esultenza è chiaramente la nudità, ma anche il timore che quel gesto di gioia potesse trasformarsi in una grandissima ingenuità. In Arabia Saudita, infatti, la nudità è severamente vietata e la legge prevede l’arresto (c’è da ricordare che anche da noi non sarebbe permesso girare in topless in un luogo pubblico, ma di certo in un caso come questo non comporterebbe l’arresto), dunque i giornali di tutto il mondo hanno sospinto il timore che la bella ragazza sudamericana potesse essere arrestata e non potesse fare ritorno in Patria.
In realtà, però, questo pericolo era abbastanza remoto. Difficilmente, infatti, gli organizzatori del mondiale avrebbero compiuto un gesto che avrebbe portato cattiva pubblicità al loro Paese. Arrestare Noemi – questo il nome della simpatica Chica – avrebbe avuto un’eco mondiale e mostrato quella faccia del Qatar che per tutto il mondiale è stata nascosta alle telecamere proprio per mandare un messaggio positivo al mondo intero e pubblicizzare il Paese come meta turistica sicura. La conferma che l’errore comunicativo e mediatico non poteva essere commesso proprio alla fine è arrivata dalle storie Instagram della ragazza, nelle quali la si vede a bordo dell’aereo che la sta riportando in Argentina e successivamente durante uno scalo in un aeroporto che lei stessa ci dice essere all’interno dell’Unione Europea.
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