Nelle scorse ore Alba Parietti ha voluto dedicare un commosso ricordo su Instagram a una persona speciale che purtroppo se ne è andata all’improvviso. Ecco le sue parole.
Di recente Alba Parietti aveva raccontato sul suo seguitissimo profilo Instagram di certi Natali vissuti in passato e assolutamente da dimenticare, rivolgendosi soprattutto a chi, come lei, non ha accanto a sé molte persone care o sta affrontando un momento difficile della propria vita. Purtroppo, il 25 dicembre 2022 non ha fatto eccezione.
Un’altra dolorosa perdita per Alba Parietti
“Caro Claudio, che brutta notizia – esordisce un posto pubblicato da Alba Parietti proprio due giorni fa su Instagram -. Sei sempre stato una persona di grande qualità umana , intelligente e rispettoso del prossimo, mai hai utilizzato la tua posizione , il tuo nome per farti grande. E grande sei sempre stato. Nei tanti anni di conoscenza, lavoro condiviso in Rai, a Porta a Porta e ovunque, vederti mi confortava e la tua presenza mi ha sempre regalato la gradevolezza dell’accoglienza e del sorriso, anche nei momenti più complessi”.
“Pensare di non vederti più – continua l’attrice, showgirl e opinionista -, piemontese nell’animo riservato e discreto, gentiluomo d’altri tempi con la battuta pronta è un dolore che porterò , ogni volta che arriverò al terzo piano. Mi unisco al cordoglio della tua famiglia e di tutta la redazione di @raiportaaporta @rai1official a @brunovespa.official e a tutti quelli che hanno avuto il privilegio di conoscerti e di rapportarsi con te. Fai buon viaggio Claudio🖤 Claudio Donat Cattin”.
Chi era Claudio Donat Cattin
Claudio Donat-Cattin, ex vice-direttore di Rai Uno e del Giorno, era nato a Murazzano, in provincia di Cuneo, 79 anni fa. Era il primogenito di Carlo Donat-Cattin, segretario della Democrazia Cristiana e ministro, e fratello di Marco, ex terrorista che era stato nelle fila di Prima linea, morto nel 1988 travolto da un’auto. Alcune settimane fa il giornalista era stato colto da un malore e poi ricoverato all’ospedale Gemelli di Roma. Poi il repentino peggioramento e il decesso.
Donat-Cattin ha lavorato anche per la Gazzetta del Popolo e nel 1969 ha firmato insieme al collega Vito Napoli un’inchiesta sullo scandalo delle Cliniche nella Sanità Torinese che fece luce sulle attività private di noti medici, esercitate nelle strutture universitarie con l’utilizzo di risorse pubbliche. Quel lavoro gli valse nel 1971 il premio Saint Vincent per la cronaca. Nel corso della sua lunga carriera, come detto, ha poi raggiunto posizioni apicali in Rai. Autore di diversi programmi di viale Mazzini, Donat-Cattin ha soprattutto lavorato a fianco di Bruno Vespa a Porta a Porta, insieme a Marco Zavattini, Marco Aleotti e Antonella Martinelli.
“Scompare un grande professionista, un amico di lunga data, un instancabile compagno di lavoro. È stato un punto di forza di Porta a Porta fin dalla fondazione”: così l’ha ricordato proprio Vespa su Twitter. “Onorò il padre con discrezione, presiedendo la fondazione a lui dedicata, ma ebbe sempre luce propria in ruoli professionali di primissimo piano”, ha detto invece Gianfranco Rotondi. E Osvaldo Napoli, della segreteria nazionale di Azione, l’ha definito un “caro amico” perso per il suo “tesoro di umanità e di cultura” che ha “pagato, in silenzio, per il peso del nome che portava”.