Quella di Krystal Hall è una delle storie più drammatiche viste a Vite al Limite: come sta oggi la donna? E’ riuscita a perdere peso?
Tutti noi abbiamo ben presente l’immagine dell’inferno che nella nostra società deriva dal nuovo testamento e dall’immagine estremamente dettagliata che ha creato Dante Alighieri nella sua Divina Commedia. Tutto ciò che è stato creato successivamente è stato basato proprio sull’opera dello scrittore fiorentino, anche perché nessuno successivamente è riuscito a darne un’immagine talmente viva e disturbante quanto quella del sommo poeta. Chiunque di noi dunque ha un’idea ben chiara di come possa essere l’inferno, delle atroci sofferenze che si potrebbero patire al suo interno per l’eternità, ma fortunatamente non sono così tanti quelli che un assaggio dell’inferno lo hanno vissuto sulla propria pelle mentre era in vita.
Tra le persone che hanno sperimentato una vita d’inferno e che sanno veramente cosa vuol dire vivere una realtà complessa e dolorosa c’è sicuramente Krystal Hall, una delle protagoniste della nona stagione di Vite al Limite. La donna si è presentata al Dottor Nowzaradan per avere un aiuto nel tentativo di riacquistare un peso normale e poter riprendere in mano la propria vita. Quando è stata visitata la prima volta pesava 280 chili e il medico le aveva posto come obbietivo minimo quello di perderne 50 prima dell’operazione di bendaggio gastrico. Una vera e propria impresa in un anno, che Krystal ha affrontato con determinazione e forza di volontà.
Vite al Limite: l’inferno e la fine tragica della storia di Krystal Hall
Quello che per molti potrebbe sembrare un impegno titanico, qualcosa di irragiungibile, per Krystal era invece un impegno semplice, qualcosa che poteva essere portato avanti senza troppo sforzo. Questo perché nella sua vita la donna aveva vissuto situazioni ben più complesse e aveva già capito che la dieta era un piccolo sforzo rispetto a quanto aveva già superato. Da bambina Krystal è stata vittima degli abusi sessuali del compagno della madre. Quando la relazione tra la madre e l’uomo è finita pensava che anche quell’incubo fosse ormai concluso, ma non era così: da adolescente è stata violentata ad una festa da un cugino.
Già questo sarebbe bastato per distruggere una vita intera, ma poco più grande Krystal ha vissuto altri episodi di violenza: il fidanzato della sorella era un violento e spesso picchiava entrambe. In questo arco di tempo scandito dalla mascolinità tossica, dalle violenze di genere e dagli abusi, la donna ha trovato nel cibo l’unica fonte di protezione ed ha finito per cadere vittima di un’ossessione potenzialmente letale.
Il suo percorso a Vite al Limite è cominciato nel migliore dei modi, Krystal aveva ottenuto risultati talmente eccellenti da permetterle di sottoporsi all’operazione di cui necessitava. Purtroppo, però, proprio quando sembrava che la sua vita fosse giunta alla svolta definitiva è arrivata la doccia gelata: l’esplosione della pandemia di covid ha impedito l’intervento che è stato rimandato per diverso tempo. Nel frattempo Krystal ha ripreso peso e alla fine del percorso era tornata a 262 chili. Oggi purtroppo non c’è modo di sapere se la donna ha ripreso da dove aveva lasciato, visto che non ha rilasciato interviste e sui social ha innalzato una barriera.