Grazie al Sisma Bonus è possibile risparmiare gran parte della spesa effettuata, fino ad un totale di 96mila euro: come funziona?
Secondo quanto emerso dal testo del decreto aiuti quater, il governo Meloni ha lasciato invariato il Bonus Sisma, mantenendo dunque in essere il termine di scadenza precedentemente previsto per poterne usufruire, ovvero il 31 dicembre del 2024. La misura è stata pensata per agevolare gli italiani nelle operazioni di ristrutturazione degli immobili e degli edifici che presentano dei criteri antisismici antiquati o comunque non aderenti ai criteri e alle possibilità attuali. Chiunque dunque abiti in una zona sismica di livello 1, 2 o 3, può approfittare dell’agevolazione sulle spese necessarie a rendere la propria abitazione maggiormente sicura e più resistente ad eventuali scosse di terremoto.
Per poter usufruire del bonus non serve che tu sia il proprietario dell’immobile, questo può essere richiesto anche dai titolari di un diritto di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie), i locatari e i comodatari, gli appartenenti a cooperative divise e indivise, gli imprenditori individuali per la ristrutturazione di immobili adibbiti ad attività produttive. La condizione che ciascuno di questi soggetti di diritto devono rispettare è che siano passibili di Irpef o Ires e che siano stati loro ad effettuare il pagamento per i lavori di ristrutturazione o l’acquisto di un immobile in una zona a rischio sismico.
La seconda possibilità, quella sicuramente più sfruttata, è quella di ottenere lo sconto direttamente in fattura attraverso la cessione del credito. In questo modo chi si occupa del pagamento pagherà la somma scontata del 50-70-80 o addirittura del 110% grazie all’intervento di un intermediario, solitamente un istituto bancario che si fa carico del pagamento (totale o parziale) al posto del richiedente. In questo caso il proprietario dell’immobile continuerà a pagare l’Irpef o l’Ires regolarmente, ma la somma annua verrà destinata all’intermediario che ha anticipato il credito e non all’Agenzia delle Entrate.
La detrazione dei costi di ristrutturazione sale sino al 70% nel caso in cui i lavori effettuati consentano l’avanzamento di una classe di sicurezza e sino all’80% nel caso in cui l’avanzamento sia di due classi. La detrazione sale sino all’80-85% quando i lavori vengono svolti nella parti comuni dei condomini. Dal luglio del 2020, inoltre, è previsto il SuperBonus Sisma, che prevede una detrazione del 110% nel caso in cui vengano effettuati interventi principali e trainanti oppure aggiuntivi o trainanti. La detrazione è prevista inoltre anche per l’acquisto di un immobile in una zona sismica di classe 1, 2 o 3: grazie alla detrazione l’acquirente può risparmiare fino a 96mila euro sul costo d’acquisto.
Il bagno moderno è diventato uno spazio dove funzionalità ed estetica si fondono per creare…
Fare il regalo di compleanno giusto non è per niente facile, anche quando si tratta…
Addormentarsi sul divano è certamente qualcosa che sarà capitato a chiunque almeno una volta nella…
E' davvero finita tra Ilary Blasi e Bastian? Ecco la verità su quello che è…
Non basterebbe altro per indovinare uno dei film più belli e iconici degli ultimi anni…
Il mal di testa ti tortura e non ti fa pensare? Basta un trucco davvero…