Il governo ha deciso di togliere il Reddito di Cittadinanza a quasi tutti gli aventi diritto a partire dal prossimo anno: chi sono coloro i quali potranno continuare a percepirlo?
La proposta iniziale del Governo sul Reddito di Cittadinanza era di togliere immediatamente il sostegno a tutti gli aventi diritto che risultassero abili al lavoro. La motivazione dietro questa decisione, veniva spiegato, è che dare un sussidio a chi è disoccupato non sarebbe una soluzione alla mancanza di lavoro, bensì la soluzione sarebbe occupare queste persone, trovare loro un lavoro. Tuttavia in fase di discussione, si è capito che togliere di botto il sussidio, sebbene avrebbe fatto risparmiare al governo 1,8 miliardi, non sarebbe stato opportuno e avrebbe generato problemi di non poco conto a quelle persone che una volta cessato il sussidio si sarebbero ritrovate senza lavoro e senza possibilità di pagare le spese già da gennaio.
Per questa ragione è stata modificata l’uscita dal Reddito di Cittadinanza su suggerimento del Ministro del Lavoro Marina Calderone. Adesso è prevista un’uscita soft dal Reddito, con ulteriori 8 mesi di concessione del sussidio a tutti gli aventi diritto. Un tempo che dovrebbe essere sufficiente a collocare se non tutti, la maggior parte dei disoccupati che stanno ricevendo il sostegno del governo. Lo stesso Calderone ha poi spiegato che a partire dal 2024 la legge verrà cambiata del tutto e il Reddito di Cittadinanza corrisposto solamente a chi è realmente inabile all’attività lavorativa.
Reddito di Cittadinanza, chi lo perde il prossimo anno?
Il grosso problema del Reddito di Cittadinanza è stato che i tutor, i corsi formativi e l’inserimento nel mondo del lavoro dei disoccupati non hanno avuto l’effetto sperato. Ad oggi solo un percettore su cinque è stato inserito nel mondo del lavoro, gli altri sono rimasti a casa senza nemmeno la possibilità di ottenere un lavoro congruo con le abilità preesistenti o acquisite grazie ai corsi formativi. La norma infatti prevedeva che al terzo rifiuto di un lavoro congruo, il percettore di rdc avrebbe perso il sussidio. Lo scorso anno il governo Draghi aveva addirittura abbassato i rifiuti a due, il che significa che in un anno molti dei percettori non hanno ricevuto nemmeno due offerte di lavoro congrue da poter rifiutare.
Nei primi 8 mesi del 2023, i percettori che sono abili al lavoro, dovranno seguire dei corsi di formazione obbligatori e avranno una sola offerta di lavoro congrua che dovranno accettare. In caso di rifiuto, infatti, perderanno il diritto di ricevere il Reddito di Cittadinanza. Diritto che perderanno in ogni caso allo scadere degli 8 mesi, anche se in quel lasso di tempo non avessero ricevuto alcuna offerta lavorativa congrua con le abilità sviluppate. Il successo di questa modifica, sicuramente più equa di quella proposta inizialmente, dipenderà dalla capacità del governo di formare i cittadini e di inserirli nel mondo del lavoro.