Un giovanissimo padre ha deciso di suicidarsi in diretta Facebook: nonostante il pronto intervento dei medici, nessuno è riuscito a salvarlo.
La depressione lo aveva catturato già da moltissimi anni, da quando nel 2011 era morta sua nonna, una donna speciale con la quale questo giovane padre aveva costruito un rapporto molto intenso. Dopo un periodo davvero difficile, contrassegnato da abuso di alcol e droghe, Paul David Hamilton era riuscito grazie al sostegno della famiglia e degli amici d’infanzia ad andare avanti e a costruirsi una vita apparentemente felice. Sposatosi in giovanissima età, Paul era diventato padre di 4 figli, aveva un lavoro stabile, tantissimi amici con i quali condividere gioie e dolori, ma quel male interiore non è mai svanito e di tanto in tanto si faceva più pressante, lo spingeva verso la bottiglia o verso altre sostanze in grado di distogliere i suoi pensieri dalla sofferenza.
La situazione era peggiorata nell’ultimo anno, periodo nel quale Paul era entrato ed uscito da diverse comunità di riabilitazione per contrastare la dipendenza da alcol e droga. In gennaio aveva già provato ad uccidersi e in quella occasione i medici avevano fatto in tempo a salvargli la vita. Il supporto di famiglia e amici, quello specializzato di medici e psicologi, però, non sono serviti a far superare all’uomo la depressione che lo attanagliava e che gli rendeva insopportabile l’esistenza. Su questo terribile male, la madre ha dichiarato alla stampa: “Il suo umore oscillava tra alti e bassi nell’ultimo anno. Ci sono state molte occasioni in cui ci siamo detti: ‘Cosa possiamo fare per fornirgli l’aiuto di cui ha bisogno?'”.
Padre di 4 figli si toglie la vita in diretta Facebook, il dolore della famiglia
Nessuno è stato in grado di capire cosa poteva fare per lui e probabilmente lo stesso Paul ha compreso in aprile, quando ha deciso di farla finita, che nessuno avrebbe potuto aiutarlo. Così una mattina ha avviato una live e davanti ad un paio di amici e ad un paio di follower mattinieri, l’uomo ha cominciato a parlare della sua decisione e del suo intento. Sulle prime sembrava che stesse scherzando o che fosse un semplice sfogo, ma quando dalle parole è passato ai fatti, chi stava guardando si è allarmato ed ha chiamato i soccorsi. La live di Facebook è andata avanti dopo che l’uomo aveva commesso il gesto estremo e si è visto anche il momento in cui i paramedici hanno forzato l’ingresso, hanno provato a farlo riprendere e sono stati costretti a dichiararne il decesso.
Sul drammatico accaduto è stata aperta un’inchiesta per cercare di capire se questa tragedia poteva essere evitata. Il coroner che si è occupato del caso non ha dubbi che la live fosse un’ultima “Disperata richiesta d’aiuto”, dunque ritiene d’obbligo che si capisca se i professionisti che si sono occupati della sua salute mentale avrebbero potuto fare qualcosa in più per aiutarlo o evitare il suicidio. Durante la live Paul ha anche scritto due commenti, anche questi secondo gli esperti una chiara espressione dei suoi intenti. Durante l’ultima udienza è stato ascoltato anche un amico d’infanzia dell’uomo, uno dei due che si è collegato alla diretta ed ha chiamato i soccorsi. Questo ha spiegato che inizialmente non ha capito cosa stava succedendo, poiché Paul era un uomo molto ironico, ma che quando ha compreso le sue intenzioni ha immediatamente provveduto alla chiamata di soccorso nella speranza di poterlo salvare.
L’accaduto ha lasciato nella disperazione la famiglia di Paul e lo si comprende con chiarezza dalle parole di mamma Carol: “La morte di Paul ha completamente devastato la nostra famiglia. Era il mio primo figlio, era il fratello maggiore per Anthony, Paula e Emma. Era il padre amorevole di quattro bambini. Era amato da così tante persone. Non solo dalla famiglia, aveva tanti, anzi tantissimi amici, alcuni dei quali addirittura dalla scuola primaria”.