Eravate a conoscenza del fatto che i pacchi non reclamati di Amazon possono essere acquistati? Ecco dove poter mettere l’acquisto in atto e quanto costa provvedere a tutto.
Durante l’ultimo decennio abbiamo avuto modo di veder crescere considerevolmente la notorietà ed importanza di Amazon, il quale è annoverata tra le prime piattaforme più utilizzate al mondo per provvedere ai propri acquisti e non solo. Infatti, sono anche numerose le aziende e privati che scelgono la piattaforma in questione per esporre la propria merce e quindi ampliare la platea di potenziali clienti.
Una volta che l’utente ha poi provveduto ad eseguire l’acquisto, il prodotto viene inscatolato e consegnato all’azienda di corrieri incaricata poi di consegnare il pacco al mittente… ma cosa fare nel caso in tutto il processo di acquisto con l’avvenuta consegna della merce?
Ciò, dunque, che non va a buon fine può comunque diventare oggetto di scambio o nuovo business da mettere in atto da parte delle azienda e quindi diretto ad un nuovo compratore? Ecco cosa dobbiamo sapere in merito.
Ebbene sì, impossibile ma vero i pacchetti non reclamati di Amazon possono essere acquistate e rivenduti dopo la mancata consegna. Prima però di spiegare e rivelate dove acquistare tale merce, è necessario spiegare come, almeno in Italia, il percorso delle consegne avviene nel seguente modo:
Infatti, sulla base di quanto abbiamo appena illustrato, è necessario sapere che Amazon nel momento in cui vede rientrare un collo nella propria giacenza dopo 90 giorni per “mancato reclamo” da parte del destinatario originario, l’azienda si vede comunque costretta a fare in modo di rientrare nelle spese sostenute per mettere in atto la “consegna”. Infatti, data la motivazione appena presentata ecco che Amazon, e non solo, si affidano a delle aziende che curano le aste e la compravendita, appunto, di prodotti non reclamati.
Seconda domanda con facile risposta. Come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, i pacchi “non reclamati” possono essere messi davvero all’asta da parte di Amazon ma così come da altre aziende che prevedono questa politica aziendale dei costi sostenuti.
Per semplificare il tutto, Amazon ha deciso di affidarsi a viari siti web che possono offrire così il servizio di vendita all’asta come, ad esempio, GovDeals o Liquidation.com. In un primo momento ad acquistare tali prodotti erano principalmente enti benefici che mettevano poi i propri “frutti” in campo per la causa da seguire, in seguito questo è diventato un vero e proprio business che vede impegnati numerosi imprenditori e anche social influencer che ogni giorno raccontano la loro attività e vendono i prodotti anche nelle loro pagine ufficiali.
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