Pare che l’Agenzia delle Entrate voglia togliere l’obbligo di accettare il pagamento con pos per i tabaccai: perché e cosa cambia.
Il nuovo governo, quello di coalizione di centrodestra guidato da Giorgia Meloni, si appena insediato e alcune delle proposte emerse in questi giorni fanno storcere il naso a molti. Pare infatti che si voglia portare il limite di pagamento in contanti dagli attuali 1000 euro fino a 10.000 euro, una misura che non agevola certamente i cittadini, ma solo – e non necessariamente – gli imprenditori, e che favorisce l’aumento del nero e del non fatturato. Il limite è stato infatti impostato volutamente basso per impedire che circolassero grosse somme di denaro non tracciabili e che dunque si potessero commettere illeciti, mascherare i reali guadagni e così via.
L’altro cambiamento che sta facendo discutere, slegato dall’azione di governo, è quello secondo il quale l’Agenzia delle Dogane consentirebbe ai tabaccai di rifiutare i pagamenti con pos per l’acquisto di tabacchi e valori bollati. Non si tratta di un’ipotesi, in questo caso è stata proprio l’Agenzia delle Dogane a dare l’annuncio e ad avviare la procedura per l’esenzione nei confronti dei servizi di Tabaccheria. La motivazione di questa eccezione alla regola – anch’essa introdotta per monitorare le spese e gli incassi delle attività e impedire il nero – sarebbe legata all’esiguo guadagno che i gestori dei Tabacchi hanno nella vendita di questi prodotti. Come è noto, infatti, la quasi totalità dell’incasso per tabacchi e valori bollati va direttamente allo Stato e solo una minima percentuale ai venditori, dunque i costi di commissione imposti per ogni pagamento con Pos renderebbero la vendita sconveniente.
Tabaccai, perché vogliono togliere l’obbligo del pagamento con Pos e cosa potrebbe scatenare
Che i costi di commissione relativi alla transazione con pos siano svantaggiosi per i commercianti in generale e in particolar modo quando si vendono tabacchi e valori bollati è innegabile. In questo caso, però, lo Stato avrebbero due strade per evitare il problema: permettere l’eccezione, come pare vogliano fare, o costringere ad annullare i costi di commissione delle banche per questa tipologia di acquisti. La prima scelta va a favore dei commercianti ma non del consumatore, il quale potrebbe trovarsi senza denaro contante e sprovvisto di un servizio a cui ormai era abituato. La seconda andrebbe a favore dei commercianti e dei consumatori ma a danno delle banche.
Appare dunque evidente che la scelta nel fare questa proposta è stata quella di tutelare i commercianti – in questo caso solo i tabaccai – ma anche le banche, a danno esclusivo del consumatore che potrebbe essere costretto a spendere da 1.50 fino a 3 euro per prelevare in assenza di una filiale della propria banca in zona. C’è poi da considerare che una simile concessione porterebbe tutti gli altri commercianti a chiedere di poter rifiutare i pagamenti con pos, a quel punto cosa si farebbe? Si manterrebbe la linea dell’unica concessione creando un discrimine tra tabaccai e altri commercianti, oppure si cederebbe alle pressioni vanificando del tutto le misure inserite per contrastare il nero?
@massimiliano.dona I tabaccai non dovranno più accettare il POS per #sigarette e valori bolllati? #pos #tabaccai #consumatori ♬ suono originale – massimiliano dona