Il ricordo di Michael Schumacher per tanti è fonte di emozioni contrastanti e estreme: ecco cosa hanno detto di lui gli amici più cari…
Chi è stato, ma soprattutto cosa ha rappresentato Michael Schumacher per gli appassionati di Formula Uno, per chi di quel mondo è stato protagonista ed ha avuto modo di essere al suo fianco o di lottare contro di lui curva dopo curva per una vittoria? Come fare a descriverlo in poche parole, com’è possibile permettere a chi non ha vissuto l’epopea del Kaiser tedesco, di comprendere quanto è stato grande, quanto la sua carriera abbia rappresentato uno spartiacque per il mondo dell’automobilismo e dello sport in generale. Probabilmente restituire a chi non ha avuto il privilegio di vederlo in pista ciò che ha rappresentato Schumi per tutta la F1 e anche in parte per l’Italia è impossibile.
Le nuove generazioni non hanno infatti avuto modo di conoscerlo, hanno solo conosciuto la fine della sua carriera e sono stati informati del triste epilogo della prima parte della sua vita. Sì, perché Michael Schumacher, qualunque siano le sue attuali condizioni di salute, non sarà mai più lo stesso e adesso sta vivendo una vita che è distante anni luce da quella che ha vissuto prima dell’incidente. Dunque non è possibile nemmeno attraverso lui, attraverso le sue parole e i suoi ricordi permettere a chi non l’ha vissuto di capire che tipo di pilota e che tipo di persona fosse. Certo, si possono ascoltare le parole di chi lo ha conosciuto bene, di chi ha vissuto al suo fianco, ma non è e non sarà mai la stessa cosa.
Michael Schumacher, il ricordo struggente degli amici in una sola parola
In un breve video ricordo prodotto direttamente dal direttivo della Formula 1, si cerca di fare capire a chi non ha avuto modo di vederlo chi era e cosa ha rappresentato questo eccezionale atleta. Lo si fa attraverso poche immagini, fotogrammi di una carriera costellata da successi, vittorie, duelli in pista all’ultima curva. Ma lo si fa soprattutto attraverso le parole di chi ha diviso con lui parte della sua vita, oltre che della carriera. Viene chiesto loro di descrivere Schumacher con una singola parola. Impresa impossibile forse, ma il collage delle diverse testimonianze riesce benissimo, forse meglio di un discorso articolato, a dare un’idea della grandezza di questo sportivo.
Il primo intervistato è Fernando Alonso, come lui campione del mondo con la Benetton e con Flavio Briatore, come lui passato dopo aver vinto due mondiali alla Ferrari, ma con destino inverso. Il pilota spagnolo utilizza la parola “Talento”, spiegando poi come Schumi avesse “La capacità di rendere ogni cosa ancora più grande”. Tocca poi a Jean Alesi, che lo ha avuto come avversario e come compagno di squadra che utilizza “Perfezione”, quindi Barrichello, altro compagno di squadra che aggiunge: “Determinato”. A quel punto la parola passa a Briatore, che Schumacher lo ha scoperto e portato alla vittoria: “Re! Esiste qualcosa al di sopra del re?”. Juan Pablo Montoya dice “Target”, spiegando come per tutto il tempo della sua carriera sia stato il metro di paragone. Ross Brown, utilizza il termine “Professionale”, mentre Felipe Massa in chiusura aggiunge “Eroe, lui è stato il mio Eroe”.