La tragica morte ha segnato in modo indelebile la vita e la carriera del grandissimo cantante Massimo Ranieri: un dolore senza fine.
In questi ultimi anni abbiamo dovuto rassegnarci alla scomparsa di artisti che hanno segnato la storia della televisione, del mondo dello spettacolo e della musica. Questa lunga lista di morti eccellenti è cominciata nel 2018, quando il simpatico e talentuoso conduttore Rai Fabrizio Frizzi è morto a soli 60 anni. La sua scomparsa ha segnato profondamente gli italiani, i quali si sono riuniti per le vie di Roma per rendergli omaggio. Lo stesso è accaduto poco tempo dopo a Brescia, quando a lasciare prima del tempo è stata la giornalista, nonché inviata delle Iene, Nadia Toffa. La sua scomparsa è stata forse più sentita di quella di Fabrizio, perché gli italiani avevano seguito passo passo la sua lunga e dura lotta contro il cancro.
La lunga lista di protagonisti del piccolo schermo che non ci sono più si è allungata quando il maestro Proietti è scomparso sul finire del 2020, poco più di due anni fa, e ancora nel luglio del 2021, quando la protagonista forse più brillante della televisione nostrana, Raffaella Carrà, è deceduta nella sua casa all’Argentario. Anche il mondo della musica italiana non è stato esente da lutti illustri in questi anni. Di recente ci hanno lasciato Antonio Cripezzi, leader dei Camaleonti, Erminio “Pepe” Salvaderi dei Dik Dik, e poche settimane fa se n’è andato anche Franco Gatti, storico membro della band Ricchi e Poveri. Il lutto più sentito nel mondo della musica, però, è stato probabilmente quello di Franco Battiato: il cantautore catanese è scomparso il 18 maggio del 2021, poche settimane prima della Carrà, dopo anni di vita riservata nella sua villa di Milo, alle pendici dell’Etna.
Massimo Ranieri, la morte tragica del paroliere Giampiero Artegiani è un dolore senza fine
Prima di questa lunga lista di decessi, è scomparso un altro grande artista che probabilmente conoscevano meno persone, ma che come quelli sopra citati ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica contribuendo alla scrittura di brani che sono ormai iconici. Stiamo parlando di Giampiero Artegiani, autore famosissimo nel circuito musicale italiano che ha dato vita a tantissimi brani iconici come ad esempio a ‘Perdere l’Amore‘ di Massimo Ranieri, canzone con cui entrambi hanno vinto il Festival di Sanremo del 1988.
Chiaramente questo brano è quello che più è rimasto nella memoria collettiva, ma sue sono anche ‘La Mia Libertà‘ di Franco Califano (anche lui scomparso, addirittura nel 2013) ‘Mani nelle Mani’ di Michele Zarrillo, artista con cui aveva intrecciato un importante sodalizio e per il quale aveva scritto numerosi brani. Ma anche tutti gli album di Silvia Salemi e molte altre canzoni per artisti importanti, molte delle quali portate proprio sul palco dell’Ariston.
Proprio il grande contributo fornito alla più importante manifestazione canora italiana ha fatto sì che la critica gli assegnasse nel 2018 il premio “Dietro le quinte”. In quella occasione Giampiero Artegiani era già malato e lottava da tempo con una dura malattia, la stessa che il 4 febbraio 2019, proprio in prossimità dell’inizio di Sanremo, lo ha ucciso, togliendolo all’amore della moglie Fernanda e a quello della figlia Lucrezia.
Particolarmente scosso dalla scomparsa del grande autore è stato proprio Massimo Ranieri. Il cantante lo ha voluto pubblicamente ringraziare ed omaggiare il giorno dopo il decesso dichiarando: “Devo a lui la mia rinascita. Se oggi sono qui è grazie a Giampiero Artegiani”, e ancora: “Per me era un amico, una persona riservata e simpaticissima, dolcissima. Avevamo una grande sintonia. Ovviamente vivrà sempre nei cuori delle persone che lo hanno amato e stimato”. Il suo ricordo rimarrà per sempre nella vita di Ranieri e anche il dolore per la sua scomparsa sarà qualcosa che accompagnerà l’artista peril resto della vita.