C’è tempo fino al 31 dicembre del 2022 per richiedere il bonus caldaia e cambiare il vecchio impianto con uno più efficiente e conveniente.
Con l’ingresso nel mese di novembre e i primi cali consistenti di temperatura, il problema relativo ai riscaldamenti e ai rincari del gas si fa più pressante. Il governo Meloni sta già studiando le misure da approvare per sgravare i cittadini dei costi relativi all’inflazione e al caro gas e bollette. Al di là della possibilità, per le famiglie meno abbienti, di usufruire dei bonus una tantum e degli sconti in bolletta, è chiaro che è necessario anche prendere delle contromisure atte ad evitare che il costo delle bollette lieviti tropo e renda comunque inefficaci i bonus previsti.
La soluzione più semplice sarebbe non usufruire, laddove e possibile, dei riscaldamenti finché non arriva il freddo intenso, dotarsi di lampadine al led ed evitare un eccesso di utilizzo delle luci di casa. Per quanto riguarda invece il riscaldamento, potrebbe essere utile cambiare gli infissi, mettere dei doppi vetri e cambiare la caldaia vecchia per installarne una di nuova generazione a condensazione. Questa infatti riduce i consumi di gas ed energetici ed è più efficiente rispetto ai modelli precedenti. Chiaramente si tratta di una spesa non indifferente e non tutti gli italiani si possono permettere di affrontare lavori di ristrutturazione e acquisto di nuove caldaie.
Per questi cittadini corre in aiuto il bonus caldaia, usufruibile attraverso varie agevolazioni fiscali introdotte dai precedenti governi subito dopo il lockdown 2020. Ad oggi sono ancora utilizzabili l’Ecobonus al 65%, Conto termico al 65%, Bonus ristrutturazione al 50% e Superbonus 110%. Quest’ultimo sarà probabilmente ottenibile entro e non oltre il 31 dicembre di quest’anno, visto che il nuovo governo ha già manifestato l’intenzione di modificarlo abbassando la percentuale all’80%.
Bonus caldaia: documentazione e domanda
Ottenere il bonus caldaia non è così semplice come si potrebbe pensare, visto che i bonus utilizzabili per questo cambio sono diversi e ovviamente non sono cumulabili. Questo significa che va studiata attentamente la casistica e scelto il bonus adatto per ogni situazione. All’interno di queste misure c’è il bonus per la sostituzione della caldaia che comprende i costi di acquisto della caldaia e degli accessori ad essa collegata, quelli per l’installazione e quelli per lo smaltimento della precedente. Il bonus può essere richiesto sia dal proprietario di casa che dall’inquilino, dunque anche dall’affittuario o dal residente. Inoltre l’ottenimento del bonus non è legato all’Isee, il che vuol dire che chiunque può chiederlo.
Tuttavia la richiesta richiede una certa precisione tecnica, il che significa che è meglio rivolgersi ad un geometra o ad un ingegnere affinché non si commettano degli errori che possano inficiare l’ottenimento del bonus. Completata la domanda va consegnata entro i termini previsti ad un consulente fiscale abilitato che avrà il compito di vagliarla e accettarla. Si noti bene che il bonus viene consegnato successivamente alle spese fatte, dunque queste devono essere tutte tracciabili, dunque effettuate tramite bonifico bancario. Le spese in questione vanno inoltre inserite nell’anno in cui sono state effettuare e dunque entro e non oltre il termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi dell’anno in questione.
La pratica va compilata con attenzione presso il portale ENEA ed in ogni fattura riguardante la richiesta va specificato il lavoro effettuato, la descrizione accurata dell’intervento, l’indirizzo in cui si sono effettuare le opere ed anche il codice fiscale del beneficiario in modo tale da non generare problematiche quando la pratica andrà vagliata dall’Agenzia delle Entrate. Per quanto riguarda la documentazione, questo è ciò che va allegato:
-il certificato di asseverazione rilasciato da un tecnico abilitato
-certificazione della ditta produttrice della caldaia e delle valvole
-fatture che documentino le spese sostenute
-copia dei bonifici (come specificato qui sotto)
-schede tecniche ed eventuale documentazione integrativa.
I pagamenti vanno tutti effettuati tramite bonifico “parlante” ovvero con delle voci che specificano che si tratta di lavori di “Riqualificazione Energetica”. Infine vanno inseriti i dati del beneficiario della detrazione (che deve coincidere con chi effettua i bonifici) e dell’intestatario (qualora non coincidano), infine la partita Iva con i dati di chi riceve il pagamento.
Conviene cambiare?
Per chi dovesse avere un impianto con dieci anni o più di anzianità il bonus caldaia rappresenta un’occasione importante per rinnovare la caldaia e non avere problemi negli anni successivi. Le nuove caldaie a condensazione di classe energetica A+ consentono un risparmio di energia e dunque dei consumi che si traduce chiaramente in un risparmio economico nel corso del tempo. Inoltre le nuove caldaie riducono drasticamente le emissioni e questo è un bene per l’ambiente. Cambiare potendo contare sugli sgravi fiscali è sicuramente conveniente, a patto che si abbia il denaro sufficiente ad effettuare il pagamento dei lavori in anticipo.