I cittadini italiani possono richiedere tra gli altri anche il bonus acqua che permette di risparmiare il 50% in fattura: come richiederlo ed entro quando.
Tramite il decreto rilancio ed il decreto aiuti, il governo Conte bis ha stanziato fondi per aiutare i cittadini ma anche fondi finalizzati all’ammodernamento delle abitazioni al fine di ridurre i consumi e l’impatto ambientale. Tra le misure utili a ridurre l’impatto ambientale c’è quella relativa alla riduzione del consumo della plastica tramite l’installazione di impianti di depurazione e mineralizzazione dell’acqua del rubinetto. L’idea è quella di migliorare la qualità dell’acqua corrente, rendendola potabile e sicura per la salute del cittadino. In questo modo si spera di ottenere una riduzione del consumo della plastica, che sappiamo ha un impatto devastante per l’ambiente e le specie animali che lo abitano.
Il decreto in questione prevede un bonus acqua che permette di risparmiare il 50% dei costi sostenuti per la sostituzione dei rubinetti classici con degli impianti di depurazione e filtraggio dell’acqua potabile. Il bonus è previsto per tutti gli italiani, sia persone fisiche che attività commerciali ed enti non commerciali. Inizialmente il bonus era stato previsto per il biennio 2021-2022, ma nella legge di bilancio del 2022 la misura è stata prorogata per il 2023. Adesso dunque il bonus coprirà le spese fatte per la sostituzione dei rubinetti classici con gli impianti di depurazione fino al 31 dicembre del 2023. Il bonus copre l’installazione di un impianto di depurazione o di un impianto di mineralizzazione o di uno di raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica. La copertura massima del bonus per le persone fisiche è di 1000 euro, mentre per le attività commerciali è di 5000 euro.
Bonus acqua: come richiederlo
Per richiedere il bonus bisogna compilare l’apposita domanda sul sito dell’ENEA, ente dell’Agenzia dell’Entrate preposto proprio allo scopo di monitorare e finanziare gli interventi di ammodernamento delle abitazioni e degli immobili al fine di ridurre l’impatto ambientale. Affinché la richiesta venga accettata, bisogna presentare una fattura con e-mail elettronica (dunque tramite pec) o tramite documento commerciale in cui compaia il codice fiscale del richiedente. Per chiunque voglia approfittarne, dunque, la spesa iniziale è totalmente a proprio carico e il credito del 50% viene successivamente detratto dalle spese annuali da versare all’Agenzia delle Entrate.
C’è dunque un reale risparmio per gli italiani? Il risparmio si configura nel tempo. Gli impianti installabili di nuova generazione permettono un minor consumo di acqua e dunque di costo della stessa in bolletta. Inoltre la possibilità di bere direttamente dal rubinetto evita il costo di acquisto di confezioni d’acqua per tutta la famiglia. Per chi ha a cuore la salute dell’ambiente in cui viviamo, necessario per il benessere di tutti e soprattutto delle generazioni future, deve considerare anche il fatto che un simile passo porterà ad un’importante riduzione dell’impatto ambientale delle famiglie e delle attività commerciali. Una simile installazione a tutela dell’ambiente è dunque qualcosa che andrebbe fatta a prescindere e la possibilità di farlo con un costo dimezzato è sicuramente un grosso vantaggio.