L’assegno unico universale per i figli è valido anche per chi ha già compiuto 18 anni: chi ne ha diritto e cosa bisogna fare per richiederlo.
A partire da marzo 2022, la norma sull’assegno unico universale per i figli a carico dei genitori è entrata in vigore. Le famiglie hanno avuto tempo fino a luglio per richiedere l’assegno e ottenere anche le mensilità arretrate, adesso chi volesse chiedere il sostegno comincerà a percepire l’assegno mensile una volta approvata la richiesta e senza la possibilità di recuperare i mesi arretrati. La legge prevede che l’assegno sia ottenibile da chiunque abbia figli a carico, mentre la somma percepita mensilmente varia in base a quello che il patrimonio della famiglia dichiarato tramite Isee.
La richiesta può essere inoltrata anche quando la famiglia è in attesa del figlio, visto che la prima mensilità è prevista per il settimo mese di gravidanza. Una volta accettata la richiesta, non sarà più necessario presentare l’Isee all‘Inps, tranne che nel frattempo il patrimonio della famiglia non è cresciuto o diminuito. Dopo i primi mesi, infatti, l’ente previdenziale ha attivato il rinnovo automatico della misura di sostegno, basandolo però sui dati ricevuti quando è stata fatta la richiesta. Rimane obbligo delle famiglie comunicare eventuali cambiamenti della situazione reddituale, così da poter adeguare l’importo dovuto mensilmente.
Assegno Unico Universale, quando è possibile richiederlo per i figli maggiorenni?
Come spesso accade quando una nuova norma entra in vigore, anche in questo caso ci sono stati degli errori di applicazione. La stessa Inps ha comunicato di aver applicato erroneamente la legge togliendo alle famiglie con più di 4 figli, con uno o più figli maggiorenni a carico, i 100 euro di bonus mensili previsti per le famiglie numerose che sono garantiti da un’altra misura di sostegno. Adesso, dunque, queste famiglie possono fare richiesta per l’ottenimento dei 100 euro extra, somma che si aggiunge all’assegno unico universale che, come previsto dalla legge, viene concesso fino al compimento dei 21 anni d’età se il figlio rimane a carico dei genitori.
Ovviamente hanno diritto all’assegno mensile anche quelle famiglie che hanno figli maggiorenni a carico che non hanno compiuto 21 anni. Tuttavia per i figli maggiorenni ci sono alcune limitazioni: oltre al requisito anagrafico, è necessario che questi siano iscritti ad un corso di formazione professionale o scolastico (l’Università), che stiano svolgendo il servizio civile o che siano iscritti alla disoccupazione e siano alla ricerca di un lavoro. E’ inoltre previsto anche nel caso in cui abbiano un lavoro, ma la loro retribuzione annua non supera gli 8mila euro. Tutte le limitazioni riguardanti i figli maggiorenni non vengono applicate nel caso in cui il figlio a carico sia disabile.