La triste storia di David Nelson è stata una delle più seguite di Vite al limite, il programma tv che da anni ci mostra dramma personali di uomini e donne alle prese con gravi problemi di obesità.
Il format di Vite al Limite è uno tra quelli di maggiore successo della televisione americana ed in generale occidentale. Il programma ha estimatori fedeli in tutto il mondo e anche in Italia c’è una cospicua fanbase della trasmissione che non si perde una puntata e che cerca costantemente informazioni sui protagonisti che lasciano maggiormente il segno per personalità o per via di storie familiari e personali davvero complesse.
Grazie alla trasmissione abbiamo scoperto non solo quanto sia complesso liberarsi dalla dipendenza da cibo, ma anche quanto l’obesità patologica sia legata a traumi psicologici e a situazioni di grave difficoltà familiare o personale. Quasi tutti i protagonisti hanno storie drammatiche da raccontare che sono all’orgine del loro disturbo compulsivo. Facile, dunque, immedesimarsi in queste storie tragiche e provare compassione per ragazzi che hanno un vissuto tragico e faticano a sopravvivere.
Ancora più facile immedesimarsi nella vita di queste persone quando si assiste alla determinazione che ci mettono per sconfiggere la dipendenza ed evitare il rischio che questa li uccida quando sono ancora giovanissimi. Proprio le storie a lieto fine, infatti, sono quelle che appassionano maggiormente il pubblico.
Vite al Limite: la triste storia di David Nelson
La storia che vedremo nella puntata in onda questa sera su Real Time è di quelle che colpiscono nel profondo. David Nelson, trentenne residente ad Idaho Falls (Idaho, USA), è un ragazzo di 346 chili che ha vissuto l’intera esistenza da solo. La madre lo ha avuto quando aveva solamente 13 anni e dopo averlo partorito non ha voluto sapere più nulla di lui.
Il piccolo David è stato quindi affidato prima ai nonni, successivamente a vari parenti della madre, senza trovare mai amore e supporto. Durante uno dei suoi viaggi tra una famiglia e un’altra, il giovane è stato anche vittima di abusi fisici e a 15 anni è stato buttato fuori di casa e abbandonato al suo destino. L’unica figura amorevole fino ad oggi è stata la zia Robin, la sola a dargli veramente un aiuto.
Durante i dodici mesi passati nella clinica del Dottor Nowzaradan, David ha seguito con costanza e molta difficoltà il programma di recupero e dimagrimento, riuscendo alla fine a perdere i 76 chili necessari a sottoporsi all’operazione bariatrica. Un percorso di successo, dunque, che però rappresenta solo l’inizio di una nuova vita, di un’altra chance da sfruttare al meglio.