Irene Walker è una delle protagoniste di Vite al Limite che ha lasciato maggiormente il segno sul pubblico: come sta oggi la donna?
Gli appassionati di Vite al Limite, docu-reality in cui si tratta e si cerca di curare l’obesità patologica, sono abituati a sentire storie difficili e drammi familiari che colpiscono dritto allo stomaco, ma pochi protagonisti hanno lasciato un segno nel cuore degli spettatori come Irene Walker. Durante la puntata trasmessa qui in Italia da Real Time abbiamo conosciuto la sua storia e abbiamo scoperto che la donna si è rivolta al Dottor Nowzaradan e alla trasmissione ‘600lb Life’ quando aveva 38 anni. Considerando che la messa in onda in Italia è avvenuta nel 2020 è probabile che il suo percorso nella clinica sia cominciato nel 2019. Dunque oggi dovrebbe avere 41 anni.
La sua ossessione per il cibo comincia quando era ancora una bambina. In casa si respirava un’atmosfera pesante, il padre era spesso collerico e litigava con la madre. Se ciò non fosse stato abbastanza per abbatterla, quando è cresciuta un po’ l’uomo ha cominciato ad abusarne sessualmente. La madre, stanca dei comportamenti del marito e scoperti gli abusi, ha chiesto il divorzio e per lei è stato un altro duro colpo. In qualche modo si sentiva responsabile per il divorzio dei genitori e non capiva a quell’età che lei non aveva alcuna colpa. Inoltre, nonostante il male che le aveva fatto, provava un forte affetto nei confronti del padre.
Nonostante un’infanzia che avrebbe spezzato le gambe a chiunque, Irene Walker è riuscita ad andare avanti e a costruirsi una vita soddisfacente. L’unico problema è che ogni volta che si sentiva depressa e in ansia, riversava la sua insoddisfazione sul cibo. Una cattiva abitudine che è diventata una vera e propria ossessione quando nel giro di due anni sono morti il padre, la madre, la zia e la sorella. Una serie di lutti che l’hanno fatta piombare in uno stato di depressione che Irene combatteva affongando il dispiacere nel cibo.
Il percorso a Vite al Limite non è stato dei più semplici. Il Dottor Now le aveva chiesto di perdere almeno 27 chili per darle l’autorizzazione per il bypass gastrico, ma al primo controllo ne aveva persi solo cinque e al secondo solo 7. I fallimenti non hanno piegato la volontà della donna che con grande determinazione è riuscita a perdere 30 chili alla fine del percorso nella clinica e dunque a ricevere il bypass gastrico. Operazione che inizialmente è stata rinviata a causa del covid-19, ma che poi è stata effettuata e le ha permesso di perdere ulteriore peso e recuperare la propria indipendenza.
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