Dal prossimo gennaio, con la fine di Quota 102, i requisiti della Legge Fornero saranno gli unici a cui far riferimento per le pensioni: di qui l’idea di lanciare “Opzione Uomo”. Ecco come funziona.
Come evitare lo scalone delle pensioni a 67 anni che tornerà in vigore da gennaio, visto che a dicembre “scade” Quota 102? E’ la domanda che tutti coloro che sono a un soffio dalla pensione si stanno ponendo. Una possibile risposta arriva dal partito uscito vincitore dalle ultime elezioni politiche, Fratelli d’Italia, con “Opzione Uomo”: una misura di flessibilità in uscita con assegno ridotto, come già previsto da Opzione Donna. Vediamola nei dettagli.
Con “Opzione Uomo” la pensione verrebbe anticipata a 58-59 anni con 35 di contributi e ricalcolo dell’assegno tutto contributivo. Il costo sarebbe inferiore a quello di Quota 41, chiesta da Lega e sindacati, ma il beneficiario dovrebbe accettare un taglio significativo (fino a un terzo dell’assegno). La premier in pectore Giorgia Meloni porterebbe così a casa due piccioni con una fava: realizzare la promessa elettorale della flessibilità in uscita e senza fare esplodere i conti.
Come accennato, dal prossimo gennaio 2023, con la fine di Quota 102 a dicembre, i requisiti previsti dalla Legge Fornero saranno gli unici a cui far riferimento: 67 anni di vecchiaia (con 20 di contributi) o 42 anni e 10 mesi di contributi a prescindere dall’età (un anno in meno per le donne). Opzione Donna, come Ape sociale, scade il 31 dicembre. Di qui l’idea di Fratelli d’Italia, ma anche Lega e Forza Italia, di prorogarla e renderla strutturale, estendendola agli uomini.
Non solo: Meloni & Co. puntano a congelare l’età d’uscita di vecchiaia a 67 anni per sempre, senza adeguarla all’aspettativa di vita, come pure la regola dei 42 anni e 10 mesi, valida solo fino al 2026. La leader di FdI ha comunque promesso “concertazione” prima di prendere qualsiasi decisione. Da un lato deve convincere i sindacati che le chiedono di cancellare lo scalone Fornero (dai 64 anni di Quota 102 ai 67). Dall’altro deve far quadrare i conti senza penalizzare troppo nessuno. Secondo alcune simulazioni, con Opzione Uomo gli assegni verrebbero tagliati dal 13 al 31%. “Pesa il ricalcolo contributivo degli anni retributivi pre-1996”, ha spiegato l’economista Andrea Carbone, “di più però gli anni anticipati: prima esci, meno prendi”. La convenienza, come sempre, è relativa…
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