Tra le tante novità con cui abbiamo fatto i conti in questo burrascoso 2022 c’è la possibile abolizione dell’ora solare, allo scopo di risparmiare energia. Ecco la scelta del Belpaese.
L’arrivo dell’autunno, con le giornate si accorciano progressivamente e il clima che s irrigidisce, si accompagna tradizionalmente anche al cambio dell’ora: da quella “legale” a quella “solare”. Quest’anno, però, non è così’ scontato che tutti rimetteranno le lancette indietro di un’ora, complici le implicazioni a livello di costi dei consumi energetici, che come noto sono attualmente alle stelle. Da più parti si invoca infatti un’abolizione dell’ora solare, giudicata ormai inutile e dannosa. Cosa ci aspetta, dunque?
Ora solare sì o no?
Risale a poco più di 4 anni fa, tra luglio e agosto del 2018, la prima proposta di abolizione del cambio dell’ora: quasi 5 milioni di cittadini dell’Unione europea hanno risposto a una consultazione ad hoc promossa dai Paesi nord-europei, capeggiati da Polonia e Finlandia: il 76%n dei votanti ha espresso parere favorevole.
Il ritorno in vigore dell’ora solare è previsto nella notte fra sabato 29 e domenica 30 ottobre 2022, quando dovremo portare le lancette un’ora indietro, dalle 3 alle 2. Ciò significa che guadagneremo un’ora di sonno (anche se, ovviamente, solo la prima notte) e perderemo un’ora di luce al pomeriggio, che però guadagneremo la mattina (e questo per tutto il periodo, fino all’ultimo weekend del prossimo marzo 2023 (tra sabato 25 e domenica 26 marzo).
Negli ultimi giorni però, complice l’emergenza energetica che sta tenendo tutti col fiato sospeso, è tornata prepotentemente alla ribalta l’idea di mantenere per sempre l’ora legale per poter risparmiare il più possibile, e a tal proposito c’è stata anche una richiesta ufficiale inoltrata al governo Draghi.
E’ stata la Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA) a chiedere al governo di mantenere l’ora legale tutto l’anno, proprio allo scopo di guadagnare un’ora di luce e più calore solare, risparmiando sui consumi di elettricità. Sulla stessa linea il Codacons, forte anche di un sondaggio secondo cui l’80% degli italiani è favorevole all’eliminazione dell’ora solare. Per l’associazione dei consumatori, infatti, l’ora legale permanente permetterebbe un risparmio fino a 500 milioni di euro all’anno.
Di opposto parere , invece, il ministro uscente della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani: a suo dire, i risparmi energetici derivanti dall’abolizione dell’ora solare non apporterebbero vantaggi così significativi da un punto di vista energetico, “perché quell’ora che si guadagna la sera, molto probabilmente la si perde la mattina”. Quindi “se non ci si muove unanimemente, ci sono dei problemi non da poco sul fatto che cambiano gli orari al confine”. Per il momento resta tutto com’è, ma non si escludono colpi di scena…