In una recente intervista Ross Brawn ha rivelato un dettaglio su Michael Schumacher che ha acceso la speranza di tutti i suoi fan.
Michael Schumacher è stato uno di quei personaggi che rimangono per sempre impressi nella memoria collettiva, un campione in grado di diventare una leggenda dello sport di riferimento ma anche un’icona al di fuori di ciò che lo ha reso famoso in tutto il mondo. Il pilota tedesco non ha solo infranto tutti i record esistenti nella Formula 1 diventando un metro di paragone, è divenuto l’uomo immagine dell’intero movimento, veicolando l’attenzione di tutto il mondo su uno sport che per quanto seguito non era ancora diventato mainstream.
Di queste figure chiave se ne trovano in ogni sport e in generale combaciano con l’inizio della copertura televisiva intensiva di quella determinata disciplina. Nel calcio ad ottenere per primo questo ruolo chiave è stato Diego Armando Maradona, nel basket è toccato a Michael Jordan, nel tennis ad André Agassi e nel motociclismo al nostro Valentino Rossi. Si tratta di grandissimi campioni, capaci di cambiare la disciplina in cui eccellevano, ma in grado di essere personaggi anche in televisione e fuori dalle competizioni.
La leggenda di Schumacher è divenuta ancora più grande dopo il ritiro. Il suo destino è stato infausto, poiché il 29 dicembre del 2013 è stato vittima di tragico incidente sugli scii che gli ha cambiato radicalmente e definitivamente la vita. Ancora oggi nessuno che non faccia parte della sua famiglia è a conoscenza di quali siano le sue reali condizioni di salute, se sia in grado di parlare e interaggire con chi ha intorno e se sia in grado di alzarsi dal letto.
Michael Schumacher, le parole di Ross Brawn fanno sognare i fan della rossa
Per precisa volontà della famiglia Schumacher non si avranno notizie sullo stati di salute di Michael finché non arriverà il giorno in cui l’ex pilota tedesco non sarà più fra noi. La sua leggenda rivive in questi giorni attraverso le gesta in pista del figli Mick, il quale però ha avuto un impatto decisamente più modesto sul campionato di F1. Il ragazzo si trova stretto tra la voglia di dimostrare di essere un pilota veloce e vincente e la costante necessità di doversi confrontare con l’ombra ingombrante del padre. Una pressione non indifferente visto che parliamo probabilmente del pilota più forte della storia di questo sport.
Dopo i primi due anni tra alti e bassi, in molti hanno già etichettato Mick come un pilota mediocre, ma c’è chi conosce sia lui che suo padre ed è pronto a scommettere che presto o tardi l’erede di Schumi mostrerà il suo talento. In una recente intervista Ross Brawn, ex direttore tecnico della Ferrari e di Michael, ha un parere diverso sul secondo anno del ragazzo in F1: “Mick è migliorato molto quest’anno, ha un ottimo riferimento come compagno di squadra in Kevin Magnussen e ora è a un bivio importante della sua carriera. Senza dubbio ha guadagnato ulteriori passi nella sua carriera nell’élite. E poi si valuterà”.
Rispondendo poi a quelli che hanno già bocciato il giovane Mick, Ross Brawn lo ha paragonato al padre e sottolineato le differenze: “Mick è diverso dal papà, che è stato subito al top. Mick è un fuoco lento, ma alla fine ha vinto anche titoli nelle categorie juniores. Lui ha molto talento come Michael e ha ereditato al 100% l’etica del lavoro dal padre e ha tanto potenziale per migliorare.Questo è fondamentale”.
Insomma se gli verrà data fiducia e tempo non è detto che non possa un giorno arrivare ad un livello tale da giocarsi il titolo, magari con la rossa che ha visto il padre trionfare per cinque anni consecutivi. Sarebbe un sogno realizzato sia per Mick che per i milioni di tifosi della Ferrari che ancora oggi ricordano i successi di Schumacher come il periodo più bello della loro vita da tifosi.