Dopo la grave malattia che ha colpito sua moglie, Lino Banfi sente su di sé tutto il peso e la responsabilità della famiglia che ha costruito insieme a lei. A impensierirlo ultimamente è la figlia Rosanna, che pure ormai è grossa e vaccinata…
I figli sono sempre figli. Non importa quanti anni abbiano, quanta strada abbiano fatto, quanto forti e determinati siano: per un papà e una mamma restano sempre creature da accudire, proteggere, amare. Lo sa bene Lino Banfi, amatissimo attore pugliese che alla famiglia si sta dedicando anima e corpo in questo periodo della sua vita.
Il timore di Lino Banfi per la figlia Rosanna
La scorsa settimana ha debuttato la nuova edizione di Ballando con le Stelle, popolarissimo show condotto da Milly Carlucci. E in vista della seconda puntata che andrà in onda stasera, Lino Banfi ha detto la sua, in un’intervista al magazine Novella 2000, in merito alla partecipazione della figlia Rosanna.
“E’ una cosa bella – ha premesso il ‘Nonno Libero’ nazionale – ma da padre sono preoccupato. Lei, comunque, ci tiene molto a riuscire in questa prova, consapevole del fatto che sia impegnativa e che può incorrere in sconfitte che eventualmente deve accettare”. “Rosanna – ha poi precisato l’attore – è molto intelligente e segue tutti i consigli che le diamo”.
Pare di capire che le aspettative di Rosanna siano molte alte e papà Lino che possa rimanere delusa o ferita. “Ha ottenuto una cosa a cui teneva, questa è già una vittoria per lei” ha rimarcato ancora l’artista pugliese. Il suo auspicio, più in generale, è che sua figlia possa continuare a svolgere con successo e soddisfazione l’attività che ama. Oggi come oggi andare avanti non è facile per nessuno, anche nel mondo dello spettacolo… “Più si va avanti e più problemi ci sono in questa vita – chiosa lui -. E’ un bene che Rosanna abbia raggiunto questo traguardo, poi vivremo quello che ci toccherà in sorte.
Nel corso della chiacchierata con la testata specializzata nel gossip Lino Banfi ha parlato anche suo di padre. E’ stato lui a inculcargli quello che sarebbe poi diventato lo slogan di Nonno Libero a Un medico in famiglia: “Una parola è troppo e due sono poche”: “E’ una cosa che diceva sempre mio papà, assieme a ‘Ti spezzo la noce del capocollo’, ‘Ti metto l’intestino a tracolla’ e ‘Ti metto una pupilla nel menisco’”. Sintetico ma diretto ed efficace. Proprio come lui.