L’eventuale esclusione della Juventus dalla Champions League potrebbe portare ad una rivoluzione del progetto tecnico: chi andrà via?
Dopo un inizio campionato complicato e alcune sconfitte clamorose (soprattutto quella con il Maccabi Haifa che ha ridotto al lumicino le speranze di qualificazioni agli ottavi), la Juventus di Allegri ha risposto con carattere e grinta, vincendo in modo convincente gli ultimi incontri di campionato e presentandosi alla gara decisiva contro il Benfica con rinnovato vigore e carica agonistica. Il fatto che la Juve abbia cambiato marcia non significa che la partita di questa sera a Lisbona sia facile da vincere, contro c’è una squadra giovane, veloce e tecnica, in grado di mettere in difficoltà chiunque e di bloccare l’estro ed il talento del PSG nei due scontri diretti.
Qualora dunque dovesse arrivare un pareggio o peggio una sconfitta, il destino dei bianconeri sarebbe già segnato e – sperando nel punteggio pieno del Paris Saint Germain – si dovrebbe lottare sool per la conquista del terzo posto e della qualificazione agli ottavi di Europa League. Per la Juventus si tratterebbe della prima eliminazione ai gironi dall’epoca Antonio Conte e di un fallimento colossale, visto che da anni l’obiettivo del club torinese è quello di raggiungere la finale della massima competizione europea per giocarsi la vittoria che manca dal lontanissimo 1996. Proprio l’ossessione per la conquista della Champions è stata alla base delle scelte di mercato e societarie dell’ultimo periodo, il motivo per cui non è stata data continuità ai progetti e alle gestioni, quello per cui è tornato sulla panchina Massimiliano Allegri.
Juventus, senza ottavi sarà rivoluzione: chi lascerà la squadra a fine anno?
La mancata qualificazione agli ottavi, ormai quasi certa, costerebbe alla Juventus la bellezza di 36milioni di euro di guadagni e qualora le cose dovessero andare ancora peggio, ovvero nelle ultime due partite non si dovesse raggiungere nemmeno il terzo posto, si aggiungerebbe una perdita di altri 12-15 milioni di euro per un totale di circa 50 milioni di euro di perdite nel bilancio di fine stagione. Per la squadra di Andrea Agnelli si tratterebbe di un grosso guaio finanziario, visto che per costruire la squadra di questa stagione sono stati fatti investimenti importanti e i conti della società peggiorerebbero ulteriormente.
Possibile dunque, che a fine anno si debba sacrificare qualcuno di importante, qualcuno che come De Ligt quest’anno, faccia entrare della liquidità nelle casse. Attualmente, però, l’unico giocatore che ha un mercato e che potrebbe far guadagnare una bella cifra ai bianconeri è Dusan Vlahovic, calciatore sul quale i bianconeri vogliono fondare il nuovo ciclo. Nel pacchetto arretrato l’unico nome appetibile sarebbe quello di Bremer, visto che Gatti è un giovane che deve ancora dimostrare il proprio valore, Bonucci è arrivato alla fine di una straordinaria carriera e così anche Cuadrado, Alex Sandro e Danilo.
A centrocampo potrebbe garantire una 25-30 milioni la cessione di McKennie, 20 milioni circa quella di Rabiot (dato per bollito e ad un passo dall’addio quest’estate, ma divenuto l’uomo in più della squadra). Per quanto riguarda Pogba e Paredes – gli acquisti eccellenti di quest’estate – molto dipenderà dal loro rendimento nel resto della stagione: il francese non è ancora sceso in campo e guadagna uno sproposito, quindi potrebbe non aver mercato, mentre l’argentino se non torna a livelli ottimali potrebbe non aver mercato o non valere molto come moneta di scambio.
In avanti i pezzi pregiati sono Vlahovic, che dovrebbe rimanere fuori mercato, e Chiesa. Quest’ultimo, però, non è ancora tornato dall’infortunio al ginocchio della passata stagione e non sappiamo quale sarà il suo impatto in campo, se sarà dunque quello che si stava sobbarcando il peso della Juve sulle spalle lo scorso anno. Restano dunque Kean, il quale potrebbe essere venduto a 20 milioni di euro circa e Kostic, il cui valore sul mercato non è di molto superiore.
Considerando che la Juventus non vorrà cedere Bremer, Pogba, Vlahovic e Chiesa, per ottenere un tesoretto utile a ripianare il bilancio potrebbe dover vendere Miretti, McKennie, Kean e Rabiot (o Locatelli) per ripianare il bilancio. A questi andrebbero aggiunti gli addii di Bonucci, ormai giunto alla fine di una carriera ricca di successi, e quelli di Cuadrado e Alex Sandro, in scadenza di contratto a fine stagione e difficilmente ancora in rosa nella prossima, specie se la Juventus dovesse fallire la qualificazione in Champions a fine campionato.