La Ferrari continua a lavorare sulla F1-75 per ritrovare la competitività persa dai piloti della rossa dopo la pausa estiva: ecco cosa cambia.
Al termine di due annate decisamente negative, all’inizio di questa stagione sembrava che la Ferrari fosse tornata in corsa per giocarsi il mondiale di Formula 1. La F1-75 è subito sembrata competitiva e ad inizio campionato sono arrivate delle vittorie che hanno fatto sperare la tifoseria che il 2022 potesse essere l’anno giusto per vincere. L’unica monoposto che sembrava in grado di competere con quella di Maranello sembrava la Red Bull, ma prima della pausa estiva la sensazione è che questa volta non ce ne sarebbe stata per nessuno. Tornati in pista, però, la Red Bull ha mostrato un deciso cambio di marcia e la Ferrari è risprofondata nei problemi delle passate stagioni.
Il risultato di questo cambio di competitività è che Max Verstappen è ad un passo dal conquistare il mondiale, mentre Leclerc si deve accontentare di qualche podio e del secondo posto nella classifica generale. I piloti in queste settimane hanno lamentato un eccessivo drag aerodinamico, il che comporta una minore stabilità della vettura e di conseguenza una difficoltà maggiore nello sfruttare al massimo le potenzialità del motore, ma anche nell’ingresso in curva.
Al fine di rimediare alla problematica, Ferrari ha presentato in Francia, nel circuito Paul Ricard, un nuovo fondo. I risultati di questa modifica però non sono stati eccellenti come ci si aspettava e già a Singapore si attendevano novità da parte della scuderia di Maranello. Novità che sono invece arrivate questa settimana per il GP del Giappone. La F1-75 si è presentata nel circuito con un nuovo fondo che presenta alcune modifiche, ma che di base è un’evoluzione di quello adottato dalla Francia a Singapore.
Ferrari presenta novità in Giappone: come cambia la F1-75 con il nuovo fondo
Come detto il nuovo fondo è un’evoluzione del precedente, dunque il canale Venturi rialzato che è stato presentato al Paul Ricard per convogliare maggiore aria fino al diffusore rimane. Ciò che cambia rispetto alla precedente versione sono le parti esterne in possimità delle ruote. Nella parte anteriore è stata assottigliata e allungata verso l’alto la bandella laterale, lo scopo è probabilmente quello di trovare un compromesso, cercando di ottenere la deviazione delle turbolenze anteriori dal corpo dell’auto e un alleggerimento del carico dinamico e del peso della vettura.
I cambiamenti più grandi li troviamo nella parte posteriore del fondo: qui la Ferrari ha cambiato la possizione di ancoraggio del tirante di sostegno (adesso più centrale) e l’angolatura della fibra di carbonio davanti alla ruota posteriore. La fibra adesso è laminata e alzata di 90°, soluzione simile a quella adottata ad inizio campionato, mentre da Spa a Singapore aveva un’angolazione di 45°. Lo scopo dovrebbe essere quello di concedere una maggiore flessibilità alla vettura, ma anche una maggiore vicinanza al suolo ad alte velocità, il che dovrebbe aumentare aderenza e stabilità delle vettura.
Al momento non è chiaro se il nuovo fondo abbia apportato delle modifiche positive e sostanziali al rendimento della monoposto. L’unica sessione di prove, quella di ieri, è stata effettuata in condizioni di bagnato, il che non ha permesso ai piloti di capire l’effettiva incidenza del nuovo fondo, né tantomeno il livello di degrado delle gomme durante un utilizzo prolungato. La sensazione è che la casa italiana stia lavorando soprattutto in vista della prossima stagione, con la speranza che si riesca ad essere competitivi per tutto il campionato.