In occasione del nuovo tour mondiale, Cesare Cremonini ha voluto rivolgere il suo pensiero al papà scomparso: le sue parole hanno commosso tutti.
In trent’anni e oltre di carriera, Cesare Cremonini ha dimostrato di essere un cantautore eccellente, ma soprattutto di avere una sensibilità fuori dal comune. La sua musica racconta spesso l’amore, ma lo fa senza essere mai banale e riuscendo a trasportare l’ascoltatore in una dimensione differente da quella in cui si trova. Il fatto che Cesare riesca così bene a comunicare le emozioni che ci sono dietro un testo e una composiozione è indicativo dell’abilità scrittoria, ma anche del grado di sensibilità che possiede.
Questi ultimi sono stati anni complicati per via del covid, anni in cui la sua attività lavorativa è stata forzatamente bloccata dalla pandemia, ma in cui avrà avuto molto tempo a disposizione per creare qualcosa di nuovo, qualcosa che i suoi fan avranno modo di ascoltare nei prossimi mesi durante la tournée che lo vedrà esibirsi in giro per il mondo. Per l’artista il momento che precede l’inizio di un tour è sempre stato molto importante e fino a qualche anno fa si delineava in un rituale ben preciso che prevedeva una visita al padre poco prima della partenza.
Cesare cremonini, il ricordo del padre scomparso fa commuovere tutti
Come sapranno i fan del cantante, il padre è scomparso e questo rituale che Cesare compiva prima di ogni tour adesso l’ha dovuto modificare. Tuttavia Cremonini in questo caso ha cercato in qualche modo di mantenerlo vivo e lo ha fatto attraverso la condivisione del ricordo dello stesso sui social. Un modo per mantenere viva una tradizione, ma anche per omaggiare e ricordare quel genitore che gli manca tanto.
Nell’ultimo post pubblicato su Instagram si vede una foto di Giovanni Cremonini seduto sulla sua poltrona mentre si dedicava alla lettura di un quotidiano. A corredo della foto Cesare scrive: “Il dottor Giovanni ieri avrebbe compiuto 98 anni. Io sto per partire per un nuovo grande tour. Prima di ogni partenza, quando ancora era qui, andavo a trovarlo in campagna. Gli raccontavo tutto quello che avrei fatto e dove sarei stato. Lui mi guardava con quegli occhi sognanti, immaginandomi già lontano e poi mi chiedeva: ‘Hai con te anche l’orchestra?’. Io sorridevo per quella parola nobile e antica: ‘Sì, ci sono anche loro’. A quel punto lui annuiva, rassicurato, come per dire: ‘Allora è tutto ok.'”.
La delicatezza del racconto esalta la bellezza di un ricordo talmente privato da essere prezioso. Cesare conclude poi il post cercando di sottolineare la connessione che c’è tra lui e suo padre, tra la sua professione e quella del genitore (faceva il medico): “Ci sono tantissime persone che mi fermano per strada per dirmi: il tuo papà era il mio medico e tu sei il mio cantante preferito. È una cosa molto carina, la musica è una medicina. Allora è tutto ok, babbo”.