Dopo l’aumento del costo del gas, dell’energia e delle materie prime adesso aumenta anche quello dell’acqua: come richiedere il bonus per risparmiare sulle prossime bollette.
Sin dall’inizio della crisi sanitaria del 2020, il governo aveva fatto presente che alla pandemia sarebbe seguita una crisi economica durissima. In quel momento si è pensato all’emergenza e dunque ad offrire degli ammortizzatori sociali a tutti quei lavoratori che erano stati costretti a rimanere in casa. Una volta ristabilita la normalità, il governo ha dovuto far fronte all’aumento del costo della vita, del gas, dell’elettricità e delle materie prime. Una situazione che è stata ulteriormente peggiorata dallo scoppio della guerra in Ucraina, sia perché il Paese Est Europeo è fornitore di grano e gas, sia perché molti Paesi europei – compreso il nostro – avevano accordi di fornitura gas con la Russia che si sono complicati per via delle scelte politiche fatte in seguito all’attacco.
Gas, luce e materie prime non sono però le uniche cose che sono aumentate e continueranno ad aumentare in questo periodo di forte crisi economica. Ad aumentare sarà anche il prezzo dell’acqua, valore che già era aumentato dell’oltre 2% tra il 2020 ed il 2021. Anche in questo caso il governo ha predisposto delle misure di sostegno per le famiglie in maggiore difficoltà che consentiranno di ottenere uno sconto in bolletta.
Per quanto riguarda il bonus acqua, si tratta di una delle agevolazioni previste per quelle famiglie con reddito basso che hanno bisogno di aiuto per pagare i costi dei servizi necessari. Lo sconto è legato in questo caso a quanto sancito dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 13 ottobre 2016. In questo infatti viene indicato nella quantità di 18,25 metri cubi d’acqua (50 litri per persona) al giorno come il quantitativo minimo per soddisfare i bisogni fondamentali di ogni persona. La differenza sul bonus non deriva dalla situazione reddituale, ma dalla zona geografica nella quale vi trovate. La gestione delle risorse idriche, infatti, varia da regione a regione, così come i costi per la fornitura.
Il consumatore, dunque, in questo caso dovrà recarsi sul sito del proprio fornitore idrico per calcolare il bonus sottraendo ai metri cubi d’acqua utilizzati nel mese o nel bimestre e sottrargli i 18.25 metri cubi giornalieri garantiti dal bonus sociale acqua moltiplicandoli per il numero di componenti della famiglia e per i giorni in cui è stato fornito il servizio. Una volta ottenuto il valore garantito del bonus si potrà calcolare la somma che dev’essere detratta dalla bolletta. Qualora il processo dovesse venire complicato, c’è la possibilità di chiamare il numero verde di Arera per farsi aiutare nel calcolo della detrazione.
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